Zimbabwe, Mnangagwa al Telegraph: attenti, attivisti hanno un piano

Il mantra del neopresidente: pace e unità

AGO 11, 2018 -

Roma, 11 ago. (askanews) – “State attenti ai gruppi di attivisti per i diritti umani, hanno un piano”. E’ questo l’avvertimento lanciato dal presidente, neo-eletto, dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa nella prima intervista dopo la vittoria di un soffio. Dialogando con il Telegraph, l’ex braccio destro di Robert Mugabe parla del futuro, mentre la sua inauguarazione è stata sospesa in attesa della decisione della Corte Costituzionale sull’appello presentato dall’opposizione contro l’esito delle presidenziali.

“Sono sempre stati contro il governo, non hanno cambiato idea, non hanno spostato la loro mente verso la democrazia, ci vorrà del tempo”, aggiunge parlando degli attivisti. Mnangagwa poi ripete senza tregua il mantra della sua campagna: “Pace, pace, unità, unità, amore, amore per il nostro popolo”.

Mnangagwa dice anche che attenderà l’esito della giustizia “con distacco”, perché “è la mia intenzione”. “54 partiti politici hanno partecipato alle elezioni e 22 per le presidenziali. Li ho battuti tutti. Ho avuto 2,4 milioni di voti contro 2,1. Sono orgoglioso di questo”.

Poi il neoeletto capo di stato parla della politica estera dello Zimbabwe e dice: “Dobbiamo avere un’immagine diversa da quella isolazionista del passato. Lo Zimbabwe deve abbracciare tutta la comunità internazionale e stiamo facendo il possibile in termini di riforme politiche per cooperare con la comunità e il business internazionale”.

Mnangagwa si è poi “rammaricato” per gli scontri post-elettorali che hanno causato vittime e ha negato di aver ordinato l’intervento dell’esercito. “L’intero Paese stava festeggiando, nessuno si aspettava lo scoppio improvviso di violenze” su cui sarà avviata un’indagine con la partecipazione di investigatori stranieri per renderla più credibile. Secondo il neopresidente le accuse delle ong su abusi da parte dei soldati sono “fake news”.

Ma il giornalista del Telegraph chiede per la teza volta se sia stato luia ordinare di aprire il fuoco sui manifestanti: “E’ come per Mugabe. Siamo stati fianco a fianco per 54 anni e non ha creduto”.