Pyongyang: gli Usa cercano pretesti contro di noi

"Vogliono intensificare la pressione"

AGO 9, 2018 -

Roma, 9 ago. (askanews) – Gli Stati uniti “inventano pretesti” per rafforzare le tensioni contro la Corea del Nord, che dal canto suo sta dimostrando buona volontà nel realizzare gli impegni assunti nel summit di Singapore di giugno. E’ la risposta di Pyongyang oggi alle dichiarazioni con le quali nei giorni scorsi alti esponenti dell’Amministrazione Trump, a partire dal consigliere di sicurezza nazionale John Bolton, hanno messo in dubbio i progressi del regime di Kim Jong Un sulla via della denuclearizzazione.

“Mentre noi abbiamo già assunto passi concreti verso la denuclearizzazione, come fermare i test nucleari e il lancio di missili balistici, seguiti dallo smentellamento del sito dei test dalla fine dello scorso anno, gli Usa hanno insistito con la loro richiesta unilaterale di ‘denuclearizzazione prima’ ai primi colloqui tenuti a Pyongyang a inizio luglio”, ha ricordato in un comunicato il portavoce del ministero degli Esteri nordcorreano. Ciononostante – ha proseguito – per la salvezza del processo di costruzuione della reciproca fiducia, “abbiamo preso misure di grande apertura mentale come rimpatriare i resti dei prigionieri e dispersi di guerra” Usa.

Tutto questo, però, secondo Pyongyang non è servito. “Gli Usa stanno tentando di inventare un pretesto per aumentare le sanzioni contro la Repubblica democratica popolare di Corea mobilizzando le loro servili istituzioni di portavoce e d’intelligence per fabbricare ogni tipo di falsità sulla questione nucleare”, ha spiegato il portavoce nordcoreano, ricordando come Washington abbia recentemente chiesto collaborazione internazionale nel mantenere alta la pressione sulla Corea del Nord.

Ora, nonostante le “intenzioni del presidente Trump di far avanzare le relazioni Nordcorea-Usa”, ci sono “alcuni ufficiali di alto livello dell’Amministrazione Usa” che fanno accuse “infondate” e “tentativi disperati di intensivficare le sanzioni e la pressione internazionale”.

L’avvertimento nordcoreano è chiaro: “Attendersi un risultato, mentre s’insulta il partner nel dialogo e si butta acqua gelata in faccia al suo sincero tentativo di costruire la fiducia che può essere visto come una precondizine per realizzare il comunicato congiunto Nordcorea-Usa, è un atto folle che corrisponde ad attendersi che si schiuda un uovo bollito”.