Gerusalemme, 24 lug. (askanews) – Israele è il Paese “più fascista e razzista al mondo”. È la dura accusa lanciata dal presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, dopo il voto la scorsa settimana della Knesset che ha definito il Paese come “lo stato-nazione del popolo ebraico”.
“Questa misura ha dimostrato, senza lasciare posto al minimo dubbio, che Israele è lo stato più sionista, più fascista e più razzista del mondo”, ha tuonato Erdogan durante un discorso di fronte al suo gruppo parlamentare ad Ankara, mentre i deputati gridavano “sia maledetto Israele”.
Non si è fatta attendere la risposta del premier israeliano Benjamin Netanyahu: “La Turchia sotto la guida del presidente Recep Tayyip Erdogan sta virando verso una dittatura oscura”.
“Erdogan massacra dei siriani e dei curdi e incarcera decine di migliaia di turchi. Con lui al potere la Turchia diventa una dittatura oscura”, ha dichiarato in una nota dopo i commenti del capo di stato turco all’approvazione della legge che definisce Israele “lo stato nazione del popolo ebraico”.
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