Giappone, 199 morti per le inondazioni e ancora decine di scomparsi

Il Paese si interroga su tardiva gestione del disastro

LUG 12, 2018 -

Tokyo, 12 lug. (askanews) – Le inondazioni e gli smottamenti nell’Ovest del Giappone hanno fatto almeno 199 morti e continuano le ricerche di persone che mancano all’appello dopo le torrenziali piogge dei giorni scorsi: secondo le autorità non ci sono notizie di svariate decine di persone, i media parlano di una sessantina di scomparsi. Il bilancio è dunque ancora parziale, ma il Giappone si ritrova a dover far fronte al peggiore disastro meteorologico dal 1982 e a molti interrogativi sulle conseguenze di una gestione tardiva dell’emergenza.

Le speranze di trovare dei sopravvissuti sono estremamente esili. “Sono trascorse le 72 ore cruciali, ma continuiamo a pensare che forse qualcuno è ancora in vita”, ha detto Mutsunari Imawaka, funzionario della provincia di Okayama, la più colpita dalla catastrofe assieme a quella di Hiroshima.

Il premier Shinzo Abe, che ha annullato il suo tour europeo a causa dell’emergenza, si è recato ieri ad Okayama e domani visiterà altre zone colpite dalle inondazioni. Il livello delle acque in alcune parti inondate del quartiere di Mabi a Kurashiki (prefettura di Okayama) ha raggiunto in alcuni punti i 4,8 metri, in 14 punti di osservazione i pluviometri hanno registrato raccolte record per 72 ore. E il fatto che gli abitanti non abbiamo avuto il tempo di lasciare le loro case e la cellula di crisi sia stata allestita solo domenica mattina, quando il bilancio dei morti era arrivato già a 30, pone seriamente la questione della valutazione del pericolo, ha riconosciuto il governo, fortemente criticato dall’opposizione per la lenta e tardiva reazione.

Orm