Premier etiope a Asmara, “abbraccio fraterno” con presidente Isaias

Primo incontro tra i leader dei due Paesi dopo 20 anni ostilità

LUG 8, 2018 -

Roma, 8 lug. (askanews) – I leader di Eritrea e Etiopia si sono incontrati oggi per la prima volta dopo 20 anni di ostilità: il presidente eritreo Isaias Afewerki ha accolto ad Asmara, con “un abbraccio fraterno”, il premier etiope Abyi Ahmed, giunto nella capitale eritrea per portare avanti il dialogo “volto a garantire una pace duratura tra i due popoli”. L’arrivo ad Asmara è stato trasmesso in diretta dalla televisione eritrea EriTv: dopo l’abbraccio tra i due leader sotto la scaletta dell’aereo, Abyi ha sfilato per le strade di Asmara in direzione del palazzo presidenziale, tra i canti e i balli della folla festante e sotto le bandiere dei due Paesi che da ieri sventolavano in città. “Questa storica visita ufficiale e il summit che si terrà tra i due leader è il primo di questo genere da 20 anni. Annuncia una nuova era di pace e di cooperazione”, ha scritto su Twitter il ministro dell’Informazione eritreo, Yemane Gebremeskel, che ha poi rimarcato “gli eventi spartiacque di questo storico momento: l’abbraccio fraterno dei leader; Ethiopian Airlines che atterra ad Asmara dopo 20 anni; gli abitanti di Asmara escono in piena forza per dare il benvenuto alla delegazione”.

Stesso tono da parte del capo di gabinetto di Abyi, Fitsum Arega: “Il premier Abiy Ahmed è stato ricevuto con molto calore dal presidente Isaias Afewerki e da un incredibile numero di persone quando è giunto ad Asmara per questa storica visita che offre una grande opportunità per andare con decisione verso la pace per il bene dei nostri due popoli”. Poi ha aggiunto: “Le nostre due nazioni condividono una storia e un legame come nessun altro. Ora possiamo superare due decenni di sfiducia e muoverci in una nuova direzione”. Secondo il quotidiano indipendente etiope Addis Standard, “il premier è accompagnato da due donne potenti in Etiopia: Muferiat Kemal e Keira Ibrahim, rispettivamente presidenti delle due camere del Parlamento, e dal ministro degli Esteri Workneh Gebeyehu”.

La visita ad Asmara arriva dopo la missione ad Addis Abeba, a fine giugno, del ministro degli Esteri eritreo, Osman Saleh, e del consigliere del presidente eritreo, Yemane Gebreab. Un dialogo ripreso dopo 20 anni di animosità e tensioni dopo che a inizio giugno il premier etiope, al potere dallo scorso aprile, aveva annunciato l’intenzione di rispettare l’accordo di pace di Algeri, che mise fine alla guerra del 1998-2000, e di applicare integralmente la demarcazione del confine tra i due Paesi decisa nel 2002 da una Commissione preposta. Un annuncio a cui il presidente Isaias Afewerki aveva risposto il 20 giugno, decidendo proprio l’invio di propri rappresentanti ad Addis Abeba “per valutare gli attuali sviluppi in modo diretto e approfondito così come per definire un piano per un’azione futura” a fronte della “cristallina direzione positiva messa in moto” dalla nuova leadership etiope.

Dalla fine del conflitto, costato la vita a quasi 80.000 persone, Eritrea ed Etiopia hanno vissuto una situazione di “né guerra né pace” a fronte del rifiuto opposto da Addis Abeba al riconoscimento del confine tracciato dalla Commissione Onu. Da allora la frontiera tra i due Paesi è stata altamente militarizzato con sporadici scontri al confine; l’ultimo solo nel giugno del 2016, quando Asmara disse di aver ucciso oltre 200 soldati etiopi, mentre Addis Abeba ammonì sulla propria “capacità di condurre una guerra totale”.