Gibuti lancia la più grande zona libero scambio dell’Africa

Con il sostegno della Cina

LUG 5, 2018 -

Gibuti, 5 lug. (askanews) – Gibuti ha lanciato oggi la fase pilota della più grande zona di libero scambio dell’Africa. Il paese del Corno d’Africa, situato all’ingresso del Mar Rosso e del Canale di Suez, una delle rotte commerciali mondiali più trafficate al mondo, ha già inaugurato nel 2017 tre nuovi porti e una linea ferroviaria con l’Etiopia, con l’obiettivo di diventare un hub mondiale per il commercio e la logistica. Oggi, alla presenza dei leader di Somalia, Etiopia, Sudan e Ruanda, il presidente di Gibuti Ismael Omar Guelleh ha presentato la zona di libero scambio come il culmine dei progetti infrastrutturali, per “rafforzare il ruolo di Gibuti nel commercio internazionale”.

La zona, collegata ai principali porti del Paese, punta a sostenere la diversificazione dell’economia, creando nuovi posti di lavoro e attraendo investimenti stranieri attraverso incentivi esentasse e pieno supporto logistico. La fase pilota lanciata oggi riguarda un sito di 240 ettari di terreno. Una volta completata, nell’arco di 10 anni, interesserà 4.800 ettari di terreno, diventando la più grande zona di libero scambio del contiennte, per un valore di 3,5 miliardi di dollari.

Sul sito sventolano le bandiere di Gibuti e della Cina: la zona di libero scambio sarrà infatti gestita dalle autorità locali, azioniste di maggioranza, al fianco di tre aziende cinesi: China Merchants Group, Dalian Port Authority e IZP. A Gibuti si trova la prima base aperta all’estero dalla Cina e il paese africano fa parte della nuova Via della Sera lanciata da Pechino.

(fonte Afp)