Morto in Sudcorea Kim Jong-pil, fondatore della famigerata KCIA

Fu primo ministro per due volte

GIU 23, 2018 -

Roma, 23 giu. (askanews) – Kim Jong-pil, il fondatore della famigerata agenzia di spionaggio sudcoreana KCIA ed ex primo ministro, è morto oggi a Seoul all’età di 92 anni. L’ha annunciato il suo segretario.

L’ex capo delle spie rappresentava una figura di primo piano del panorama conservatore sudcoreano. Con gli ex presienti Kim Young-sam e Kim Dae-jung è considerato uno dei politici più influenti che hanno dato forma agli anni ’80 e ’90, un periodo che in Sudcorea è ricordato come “l’era dei tre Kim”.

Tutti e tre erano stati interdetti dall’attività politica dal 1980 al 1987 dalla dittatura di Chun Doo-hwan ed erano tornati sulla scena dopo che questi era stato rovesciato da una sollevazione popolare.

Kim Jong-pil era entrato in politica nel 1961 alleandosi al generale Park Chung-hee e collaborando al suo colpo di stato. Per sostenere questo regime, aveva creato la KCIA (Agenzia centrale d’intelligence di Corea), che partecipà alla repressione degli oppositori, commettendo molti abusi.

Lo stesso Kim condusse negli anni ’60 i negoziati segreti con il Giappone che portarono alla normalizzazione dei rapporti con l’ex potenza coloniale, sollevando molte proteste nel paese.

Fu primo ministro sotto Park dal 1971 al 1975. Poi tornò premier sotto la presidenza del progressista Kim Dae-jung, dal 1998 al 2000. Ironia della sorte, questo presidente insignito del premio Nobel per la Pace era sfuggito a un tentativo di assassinio orchestrato dalla KCIA nel 1973.

(Fonte Afp)