Lunedì storica visita del principe William in Israele e territori

Ministro israeliano critica passaggio a Gerusalemme est

GIU 22, 2018 -

Roma, 22 giu. (askanews) – La prossima settimana il principe William sarà il primo membro della famiglia reale britannica a fare una visita ufficiale sia in Israele che nei territori palestinesi.

La Gran Bretagna governò la regione sotto un mandato della Società delle Nazioni per quasi tre decenni fino all’indipendenza di Israele 70 anni fa, ed è tutt’oggi accusata da entrambe le parti di aver gettato i semi di un conflitto che continua a devastare la regione.

Secondo nella successione al trono britannico, il 36enne arriverà lunedì senza la moglie Kate, che in aprile ha dato alla luce il loro terzo figlio, il principe Luigi. La visita di William giunge in un momento particolarmente delicato dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele e ha trasferito l’ambasciata di Washington, scatenando l’indignazione araba e sanguinosi scontri al confine di Israele con Gaza.

Kensington Palace ha sottolineato la “natura non politica del ruolo di Sua Altezza Reale, in comune con tutte le visite reali all’estero”. Ma a ovest del fiume Giordano, tutto ha una valenza politica.

Il riferimento ufficiale del programma a Gerusalemme est indicato come “territori palestinesi occupati” ha suscitato particolare rabbia tra alcuni politici israeliani di destra. “Gerusalemme unita è stata la capitale di Israele per più di 3.000 anni”, ha scritto su Twitter il ministro degli affari di Gerusalemme, Zeev Elkin, del partito di destra del Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu. “Nessuna distorsione nel documento informativo per questo o quel tour cambierà la realtà”, ha detto il ministro, che è candidato a sindaco di Gerusalemme.

Israele definisce l’intera città come la sua capitale “eterna e indivisibile”, mentre i palestinesi vedono Gerusalemme Est come la capitale del loro futuro Stato. Israele aveva preso il controllo della Cisgiordania e la parte araba di Gerusalemme dalla Giordania nella guerra dei Sei giorni del 1967. In seguito Gerusalemme est venne annessa allo Stato ebraico in una mossa mai riconosciuta dalla comunità internazionale e condannata come “una violazione del diritto internazionale” in una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 1980.

PROGRAMMA: William arriverà domenica ad Amman, dove rimarrà nella residenza privata del re Abdullah, anche se non è previsto un incontro con il sovrano Abdallah II.

Lunedì volerà in Israele e soggiornerà presso l’hotel King David di Gerusalemme, che era il quartier generale amministrativo della Gran Bretagna durante il suo mandato in Palestina prima della fondazione dello stato israeliano nel 1948. Nel 1946 gli ebrei militanti che combattevano contro il dominio britannico bombardarono l’edificio, uccidendo e ferendo decine di persone, molti dei quali impiegati civili britannici o personale militare.

Martedì, William visiterà lo Yad Vashem e deporrà una corona di fiori. Avrà quindi colloqui con il premier Benjamin Netanyahu e incontrerà il presidente Reuven Rivlin. Il giorno successivo chiamerà il presidente palestinese Abu Mazen a Ramallah e incontrerà profughi e giovani palestinesi. L’ultimo giorno giovedì, sarà dedicata alla visita del Monte degli Ulivi di Gerusalemme.