Usa si ritirano dal Consiglio per i diritti umani Onu

Ambasciatrice Haley: non ha nulla a che vedere con il suo nome

GIU 20, 2018 -

New York, 20 giu. (askanews) – Gli Stati Uniti si sono ritirati dallo Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Lo ha annunciato ieri l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Nikki Haley, sostenendo che l’organo delle Nazioni Unite “non ha più nulla a che vedere con il suo nome”. Da giorni si parlava di una imminente uscita da parte di Washington: proprio lunedì, a Ginevra, l’Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha iniziato la sessione annuale che durerà fino al 3 luglio. “Facciamo questo passo perché il nostro impegno non ci permette di essere parte di una ipocrita ed egocentrica organizzazione che deride i diritti umani”, ha continuato Haley.

L’amministrazione Trump aveva già criticato alcune posizioni interne del commissariato: Haley aveva avvertito che gli Usa avrebbero lasciato se non fossero stati rimossi “i pregiudizi cronici contro Israele”. Insieme a Haley l’annuncio è stato dato dal segretario di Stato Mike Pompeo che ha definito lo Human Rights Council come “un esercizio di ipocrisia senza vergogna”. Haley invece ha ricordato come lo Human Right Council non abbia fatto nulla per denunciare le violenze dell’Iran nei confronti dei cittadini americani.

Haley ha continuato sostenendo che altre nazioni sono imbarazzate per il trattamento di Israele, ma non hanno il coraggio per confrontarsi e cambiare lo status quo. I membri dell’organo interno all’Onu il mese scorso hanno votato per iniziare una indagine sull’uccisione di cittadini palestinesi da parte di Israele a Gaza, accusando lo stato di eccessivo uso della forza. Solo gli Stati Uniti e l’Australia avevano votato contro il provvedimento. Intanto ieri la Gran Bretagna ha condannato i pregiudizi contro Israele da parte dello Human Rights Council.

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha risposto alla decisione americana con rammarico. “L’architettura dei diritti umani dell’Onu ha un ruolo importantissimo – ha precisato in un comunicato – nella promozione e direzione dei diritti umani nel mondo”.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dal canto suo, ha espresso soddisfazione per la scelta americana. “La decisione Usa – ha scritto il capo di governo su Twitter – di lasciare quell’organismo pieno di pregiudizi è una dichiarazione inequivoca che il vaso è colmo. Israele accogoie con soddisfazione l’annuncio americano”.