Msf a Salvini: mai rifiutato di evacuare da Aquarius donne incinte

Come affermato più volte da ministro Interni

GIU 13, 2018 -

Roma, 13 giu. (askanews) – L’Ong Medici senza frontiere non si è mai rifiutata di evacuare dalla nave Aquarius le donne incinte e i casi più vulnerabili fra gli oltre 600 migranti a bordo: è quanto si legge in una nota diffusa dalla stessa organizzazione umanitaria.

“Al Senato e in diverse altre occasioni, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto di avere due volte chiesto all’Aquarius di sbarcare i casi medici, donne incinte e bambini (con due messaggi scritti alle 12.11 e alle 14.12) e non ha ricevuto risposta positiva da Aquarius. Cos’è successo?”

“Medici Senza Frontiere non ha rifiutato di evacuare dalla Aquarius donne incinte e casi vulnerabili. Dopo la richiesta delle autorità italiane, abbiamo fornito informazioni sul numero delle donne incinte e degli altri casi vulnerabili che si trovavano a bordo: sei donne incinte, 123 minori non accompagnati, 11 bambini e oltre 15 persone con ustioni chimiche gravi. Il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano (MRCC) ha risposto che sarebbero state trasferite solo le donne incinte, senza i loro mariti.

Abbiamo sottolineato l’importanza di non separare le famiglie e di non effettuare evacuazioni contro la volontà delle persone. Non abbiamo più ricevuto risposta dalle autorità italiane né alcuna conferma. La situazione medica generale era comunque stabile. La cosa più importante era fornire al più presto un porto sicuro per tutte le 629 persone vulnerabili a bordo, che erano in mare da venerdì ed erano sopravvissute alla pericolosa traversata del mare. Secondo il diritto internazionale, un’operazione di soccorso si conclude solo quando tutte le persone soccorse raggiungono un porto sicuro.”