Abusi sessuali, gli inviati del Papa nuovamente in Cile

Scicluna e Bartomeu questa volta si recheranno a Osorno

GIU 13, 2018 -

Roma, 13 giu. (askanews) – “Ringraziamo ancora una volta l’amato popolo del Cile che ci accoglie – a Monsignor Jordi Bertomeu e me – in questa nostra seconda visita al Paese”. Così mons. Charles Scicluna, inviato dal Papa nel paese latino-americano per affrontare lo scandalo degli abusi sessuali del clero. Scicluna (arcivescovo della Valletta, Malta, ed ex procuratore generale della congregazione vaticana per la Dottrina della fede) e Bartomeu (officiale della stessa congregazione vaticana repsonsabile dei processi canonici nei casi di abuso) sono in Cile, dopo una prima visita per ascoltare le vittime, per recarsi a osorno, città-simbolo della vicenda, da pochi giorni senza il vescovo dopo le dimissioni dell’ordinario, mons. Juan Barros, accusato di insabbiamento delle denunce contro il prete pedofilo Fernando Karadima. “Ringraziamo anche il Santo Padre Francesco per la sua fiducia e Sua Eccellenza, il Nunzio, Monsignor Ivo Scapolo, per la sua collaborazione”, ha detto Scicluna ieri pomeriggio (notte in Italia).

“Cerchiamo – in primo luogo – di essere un segno della vicinanza del Papa al popolo e alla Chiesa in Cile. Inoltre, vogliamo fornire un’assistenza tecnica e legale concreta alle curie diocesane del Cile, in modo che possano dare risposte adeguate a ciascun caso di abuso sessuale su minori commesso da sacerdoti o religiosi. Infine, questa visita ha il compito di esprimere la particolare vicinanza del Papa con la diocesi di Osorno e il suo amato popolo, nel segno del servizio (Diakonia) e comunione (Koinonia), in un contesto di preghiera, di celebrazione liturgica , ascolto reciproco e cordialità”.

Scicluna ha poi letto un passaggio della recente lettera del Papa ai cileni: “Con voi si potranno fare i passi necessari per un rinnovamento e una conversione ecclesiale che sia sana e a lungo termine. Con voi si potrà operare la trasformazione necessaria di cui tanto c’è bisogno. Senza di voi non si può fare nulla”, e ancora: “Esorto tutto il santo popolo fedele di Dio che vive in Cile a non aver paura di coinvolgersi e di camminare, spinto dallo Spirito, nella ricerca di una Chiesa ogni giorno più sinodale, profetica e piena di speranza; meno abusiva perché sa mettere Gesù al centro, nell’affamato, nel carcerato, nel migrante e nell’abusato”.

“Per concludere questo messaggio”, ha detto Scicluna nel messaggio tradotto in italiano dal sito Il Sismografo, “ancora una volta grazie per accoglierci in questa missione pastorale, grazie per l’opportunità che – in comunità – ci offrirete in questi giorni di grazia per continuare a lavorare per ristabilire la giustizia e la comunione ecclesiale in Cile, come ha chiesto a tutti noi Papa Francesco”.

Ska MAZ