Etiopia decide di applicare accordi di Algeri con Eritrea

Che misero fine alla guerra 1998-2000

GIU 5, 2018 -

Roma, 5 giu. (askanews) – Il Fronte democratico rivoluzionario del popolo etiopico, coalizione di governo ad Addis Abeba, ha deciso di applicare appieno gli accordi di Algeri, che misero fine alla guerra con l’Eritrea del 1998-2000, e la decisione della commissione per il confine creata per la demarcazione della frontiera tra i due paesi del corno d’Africa. È quanto si legge in un comunicato diffuso al termine della riunione del comitato esecutivo dell’Eprdf (la sigla del fronte etiopico) tenuta oggi, riportato dal quotidiano etiopico The Reporter.

La Commissione per il confine assegnò nel 2002 all’Eritrea la città di Badme, al centro del conflitto tra i due Paesi. Alla firma degli accordi di Algeri, nel 2000, Addis Abeba e Asmara si erano impegnate a rispettare qualsiasi decisione della Commissione come “finale e vincolante”, ma l’Etiopia venne meno a tale impegno. Da allora truppe etiopiche sono presenti a Badme e il confine tra i due paesi è fortemente militarizzato, con scontri scoppiati più volte nel corso degli anni. L’ultimo risale solo al giugno del 2016.

Nel comunicato diffuso oggi, l’Etiopia ha invitato l’Eritrea ad accettare a sua volta gli accordi di Alegeri, senza precondizioni, per garantire pace e stabilità ai popoli dei due Stati.

Il rifiuto del defunto premier etiopico Meles Zenawi di riconoscere la decisione della Commissione ha creato una situazione di “né guerra né pace” che ha spinto Asmara a prolungare a tempo indeterminato il servizio nazionale, sebbene la legge fissi la durata della leva a 18 mesi, giustificando tale decisione con il timore di un attacco dall’Etiopia. Una decisione che di fatto ha spinto negli ultimi anni migliaia di giovani eritrei a lasciare il Paese alla volta dell’Europa.

Accettando gli accordi di Algeri, l’Etiopia dovrà quindi ritirare le proprie truppe da tutti i territori riconosciuti dalla Commissione all’Eritrea. Asmara ha sempre sostenuto di essere pronta a riavviare il dialogo con Addis Abeba non appena quest’ultima avrà ritirato le truppe dal proprio territorio. Garanti e testimoni dell’accordo di Algeri sono Usa, Onu, Ue, Ua e Algeria, da sempre accusati dall’Eritrea di non aver mai fatto pressioni sull’Etiopia perché ritirasse le truppe.