Cina smentisce taglio del deficit Usa, ma spunta ipotesi mini accordo

Le parti potrebbero smorzare dazi su alcuni beni e darsi più tempo

Roma, 18 mag. (askanews) – La Cina ha smentito di aver offerto agli Stati Uniti una riduzione da 200 miliardi di dollari dell’avanzo negli scambi che vanta verso la sua controparte commerciali. L’ipotesi era circolata ieri da indiscrezioni di stampa, ma oggi ne giungono altre secondo cui nella seconda tornata negoziale tra le due potenze globale si profilirebbe una sorta di mini accordo che consentirebbe di evitare uno scontro aperto sullo spinoso tema dei dazi.

Dopo un primo round a Pechino ora le discussioni si stanno svolgendo a Washington, dove il presidente Donald Trump, assieme al segretario al tesoro Steven Mnuchin ha ricevuto il capo negoziatore cinese, il vicepremier Liu He.

Nel frattempo il portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang, ha smentito le ricostruzioni sull’offerta del taglio dei 200 miliardi di deficit 8dal punto di vista Usa). “Questa voce non corrisponde al vero – ha detto -: vi posso confermare questo”. Ma ha anche aggiunto che le discussioni proseguono e che sono “costruttive”.

Nella serata americana, la Casa Bianca ha diffuso una nota in cui ha spiegato che ieri “i funzionari dell’amministrazione hanno iniziato una serie di incontri con una delegazione del governo cinese come parte di discussioni in corso sul commercio”.

Gli Stati Uniti hanno il “chiaro obiettivo di una relazione commerciale equa con la Cina”. Le due parti “hanno deciso di continuare le discussioni” nella giornata odierna.

Nella notte, il ministero cinese del Commercio ha annunciato l’eliminazione di dazi introdotti ad aprile sulle importazioni di sorgo Usa. Le aziende americane verranno rimborsate. Il ministero ha citato le lamentele degli allevatori cinesi di maiali per un aumento dei costi a fronte di una calo dei prezzi della carne di maiale. Stando all’agenzia di stampa cinese Xinhua, Trump ha detto a Liu che le due nazioni dovrebbero aumentare il commercio nei settori agricolo, energetico e manifatturiero.