La signora delle torture confermata a capo della Cia

Scelta da Donald Trump

MAG 16, 2018 -

New York, 16 mag. (askanews) – La commissione Intelligence del Senato ha confermato la nomina di Gina Haspel a capo della Cia.

La veterana della Cia, 61 anni, ha ottenuto 10 voti a favore e 5 contrari; la sua conferma in Aula è prevista, forse, già prima della fine di questa settimana. Avendo il voto di almeno 5 democratici, nonostante il suo controverso passato, la sua conferma a questo punto appare scontata; sarebbe la prima donna a ricoprire l’incarico.

Haspel, scelta dal presidente Donald Trump per sostituire Mike Pompeo, divenuto segretario di Stato, ha diretto uno dei primi ‘black site’ aperti dagli Stati Uniti, ovvero una prigione in Thailandia dove i presunti terroristi venivano torturati, ed è stata accusata di aver ordinato la distruzione di centinaia di videocassette che testimoniavano gli abusi commessi. Sarebbe la seconda persona a ricoprire l’incarico dopo aver trascorso l’intera carriera sotto copertura. Durante l’audizione, i democratici si sono più volte lamentati per il poco materiale a disposizione sulla lunga e controversa carriera di Haspel, divenuta vicedirettrice della Cia lo scorso anno. Davanti alla commissione, Haspel ha dichiarato che non crede “che la tortura funzioni”; ha poi detto che la decisione di distruggere le cassette “fu giusta, ma non mia”, aggiungendo che c’era “grande preoccupazione” per la “sicurezza” degli agenti della Cia ripresi.

Recentemente, un gruppo di 94 ex ambasciatori statunitensi ha inviato una lettera al Senato per chiedere ai membri dell’Aula di non confermare la nomina di Gina Haspel a capo della Cia. Per gli ex ambasciatori, la conferma di Haspel sarebbe “gradita” ai “leader autoritari in tutto il mondo”, perché “potrebbero dichiarare che il loro comportamento non è diverso dal nostro”; tra i firmatari c’è anche John Phillips, ambasciatore in Italia dal settembre 2013 al gennaio 2017.

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