Putin al volante di un camion inaugura il Ponte tra la Crimea e la Russia

L'ira di Kiev: la Russia viola il diritto internazionale

MAG 15, 2018 -

Sebastopoli, 15 mag. (askanews) – Vladimir Putin ha inaugurato oggi il ponte che collega la Russia alla Crimea, progetto ad altissimo valore simbolico, oltre che vitale in termini di collegamenti per la penisola annessa alla Russia nel 2014. La nuova struttura tra l’altro segna un record, strappando con i suoi 19 chilometri al Vasco de Gama di Lisbona lo scettro di ponte più lungo d’Europa. Costato 228 miliardi di rubli, l’equivalente di 3,7 miliardi di euro, la nuova struttura collega la regione meridionale russa di Krasnodar con la città di Kerch, allungandosi sullo stretto che collega il Mar Nero con il Mare d’Azov.

Vladimir Putin ha attraversato il nuovo ponte, al volante di un camion Kamaz, in testa a un convoglio di altri 30 autocarri: un’avanzata teatrale, durata 16 minuti, ufficialmente organizzata per provare la tenuta della struttura a forti carichi. Il tutto in una giornata di pesanti tensioni tra Mosca e Kiev, che ha visto nella capitale ucraina le sedi dei media russi di Stato perquisiti e un giornalista – Kirill Vyshinsky – arrestato. Tutt’altro che una coincidenza, secondo la direttrice del canale televisivo Rt Margarita Simonyan. “Kiev ha deciso di vendicarsi con noi per il Ponte in Crimea”, ha scritto su Twitter.

L’Ue e gli Stai Uniti hanno messo nella lista delle sanzioni società e personalità coinvolte nella costruzione del ponte, in particolare il magnate Arkady Rotenberg, fedelissimo di Putin, che con la sua Stroygazmontazh si è aggiudicato il bando.

Ad oggi, la penisola inserita tra i soggetti della Federazione russa, malgrado il non riconoscimento da parte della Comunità internazionale, è collegata alla Russia solo per via aerea e con i traghetti: questi ultimi sono di prassi affollatissimi e spesso, soprattutto durante l’inverno, non sono in grado di smaltire il traffico nello stretto di Kerch. Il Cremlino ha fortemente voluto il collegamento terrestre, sia per diminuire l’isolamento della Crimea, sia per tentare il rilancio dell’economia, in particolare del settore turistico.

Già lo zar Nicola II aveva pensato di far costruire un ponte sullo stretto di Kerch, ma il piano fu bloccato dallo scoppio della Prima guerra mondiale. Poi ci riprovò negli anni Trenta del secolo Scorso Josif Stalin, senza concretizzare. Anche i nazisti cominciarono a costruire un collegamento tra Crimea e regione di Krasnodar, abbandonando poi a loro volta il progetto.

“Putin ha di nuovo dimostrato che quando avvia un progetto, anche il più ambizioso, lo porta a termine”, ha commentato Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino oggi alla stampa: “oggi è un giorno molto importante, sia dal punto di vista simbolico che da quello pratico”.

Di tutt’altra opinione il governo ucraino. “I russi sono la potenza occupante, che occupa temporaneamente la Crimea e continuano ad agire fuori dal quadro della legge internazionale”, è stato oggi il commento del premier Volodymyr Groysman.