Europarlamento lancia allarme “no vax”: rafforzare base giuridica

Maggioranza casi morbillo riportati da Romania e Italia

APR 19, 2018 -

Roma, 19 apr. (askanews) – L’Europarlamento lancia l’allarme ‘no vax’, sottolineando il calo della fiducia dell’opinione pubblica nella vaccinazione, “grande sfida che sta già avendo un impatto sulla salute”. E propone di rafforzare la base giuridica per la copertura vaccinale, invitando la Commissione Ue ad agevolare un programma di vaccinazione più armonizzato e meglio allineato in tutta l’UE.

Nella risoluzione approvata giovedì, i deputati rilevano che i dati epidemiologici evidenziano notevoli lacune nella diffusione dei vaccini e un tasso di copertura vaccinale troppo basso per assicurare che il pubblico goda di una protezione adeguata contro le malattie prevenibili con la vaccinazione.

La diffusa e crescente riluttanza nei confronti dei vaccini sta già avendo conseguenze, quali epidemie di morbillo in un certo numero di Paesi, che si sarebbero potute evitare.

Numeri alla mano, il quadro preso in considerazione è preoccupante. Nel periodo tra il 2008 e il 2015 in Europa si sono registrati 215.000 casi di malattie a prevenzione vaccinale, esclusa l’influenza. Il morbillo è una malattia grave e dall’inizio del 2016 sono stati segnalati 57 decessi nell’UE. Secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC), la maggior parte dei casi sono stati segnalati dalla Romania (5.224), dall’Italia (4.978), dalla Grecia (1.398) e dalla Germania (906), tra il 1 ° febbraio 2017 e il 31 gennaio 2018, pari al 35%, 34%, 9% e 6%, rispettivamente, di tutti i casi segnalati dai Paesi UE/SEE. Dal 1° gennaio 2018 sono stati segnalati sette decessi in 4 Paesi: Romania (3), Italia (2), Grecia (1) e Francia (1).

I deputati sottolineano che i vaccini sono rigorosamente testati attraverso molteplici fasi di prova e periodicamente rivalutati. Accolgono con favore l’imminente avvio di un’azione comune, cofinanziata dal programma dell’UE per la salute, volta ad aumentare la copertura vaccinale.

Propongono, inoltre di rafforzare la base giuridica per la copertura vaccinale e invitano la Commissione ad agevolare un programma di vaccinazione più armonizzato e meglio allineato in tutta l’UE.

Il documento chiede una maggiore trasparenza nella produzione e nella valutazione dei vaccini e dei loro coadiuvanti e il finanziamento di programmi di ricerca indipendenti sui loro eventuali effetti collaterali, per ristabilire la fiducia nei confronti delle vaccinazioni.

Si evidenzia inoltre che i ricercatori sono tenuti a dichiarare ogni eventuale conflitto di interessi e chi si trovasse in tale posizione dovrebbe essere escluso dal comitato di valutazione dell’EMA. Anche la riservatezza delle decisioni di detto comitato dovrebbe essere abolita e i dati scientifici dovrebbero essere resi pubblici.

I deputati chiedono di fornire ai cittadini informazioni inclusive, fattuali e basate su dati scientifici per contrastare le informazioni inaffidabili, fuorvianti e prive di fondamento scientifico in materia di vaccinazioni.

E’ ingiustificabile che il costo di una confezione completa di vaccini per un solo bambino sia aumentato di 68 volte tra il 2001 e il 2014. I deputati sostengono, quindi, l’accordo esistente che consente di acquisire congiuntamente i vaccini, mettendo in comune il potere d’acquisto degli Stati membri.

La risoluzione non vincolante è stata approvata per alzata di mano.

La Commissione presenterà un’iniziativa per una cooperazione rafforzata contro le malattie prevenibili dal vaccino nel secondo trimestre del 2018.