Il messaggio di Lula dalla cella del cacercere di Curitiba

"Mi sento come qualsiasi innocente davanti a un'ingiustizia"

APR 17, 2018 -

Roma, 17 apr. (askanews) – L’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, favorito alle presidenziali di ottobre, si è detto “sereno ma indignato” per il suo arresto, in un messaggio inviato dalla sua cella di Curitiba, nel Sud del Brasile. Lula è stato condannato a 12 anni di carcere per corruzione e riciclaggio di denaro ed è stato imprigionato il 7 aprile scorso.

L’ex presidente rivndica con forza la sua innocenza e denuncia un arresto politico allo scopo di impedirgli una nuova candidatira alla presidenza del Paese. “Sono tranquillo, ma indignato come qualsiasi innocente davanti a un’ingiustizia”, ha scritto Lula in una lettera inviata dai suoi avvocati a Gleisi Hoffmann, senatrice e presidente del Partito dei Lavoratori co-fondato da Lula negli anni ’80. “Sono molto grato per la vostra resistenza e la vostra presenza a questo atto di solidarietà”, ha aggiunto Lula facendo riferimento ai suoi sostenitori che hanno organizzato un raduno di protesta nei pressi del quartier generale della polizia di Curitiba dov’è incarcerato.

L’ex presidente ancora una volta ha “sfidato” il giudice Sergio Moro e il team anti-corruzione a “dimostrare il crimine che sostengono” che Lula “abbia commesso”.

Moro è il magistrato di primo grado che ha condannato Lula ed è diventato un simbolo della lotta alla corruzione per molti brasiliani, ma anche l’obiettivo degli attacchi dei sostenitori dell’ex presidente.

Oltre all’accampamento, gli attivisti di sinistra hanno anche simbolicamente occupato ieri per diverse ore l’appartamento sulla costa di San Paolo che l’ex presidente brasiliano – secondo l’accusa – avrebbe ricevuto come tangente. “O rilasci Lula o non ci sarà tregua!” hanno urlato circa 30 membri del Movimento dei Lavoratori senza Tetto (MTST) e del Fronte del Popolo senza Paura, presenti nell’edificio di Guaruja dove si trova l’appartamento.

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