Perché i cervi sacri del parco di Nara (in Giappone) sono pericolosi

Avvertimenti ai turisti

APR 3, 2018 -

Roma, 3 apr. (askanews) – I cervi sacri del Parco di Nara, l’antica capitale giapponese, sono sempre più aggressivi. Così le autorità hanno emesso una serie di indicazioni su come dar da mangiare ai ruminanti, che sono considerati un’attrazione dai turisti, salvo il fatto che ogni tanto tendono a diventare aggressivi per ottenere i deliziosi cracker che vengono solitamente regalati.

Il grande parco di Nara, dove si trovano monumenti importanti come il tempio Todaiji che ospita il Grande Buddha (Daibutsu), ospita oltre 1.000 cervi. Fino al XVII secolo l’uccisione di uno di questi ruminanti veniva punita con la morte.

Le autorità, di fronte al moltiplicarsi dei morsi degli animali, hanno eretto un cartello in cinese, inglese e giapponese intitolato “Una cortese richiesta dai cervi quando date loro da mangiare” proprio vicino ai punti vendita dove i cracker vengono venduti. Tra le richieste c’è quella di accompagnare sempre i bambini e viene spiegato il “linguaggio dei segni dei cervi”, che prevede tra l’altro che, quando il cibo è finito, il turista mostri le due mani al cervo.

“Dal momento che sono animali selvatici, si arrabbiano se le persone li stuzzicano”, ha spiegato Yuichiro Kitabata, un funzionario della città. “Per esempio, se li fate attendere mentre date loro da mangiare, potrebbero mordere…purtroppo non tutti i turisti sono consapevoli di vere a che fare con animali selvatici, credono che siano parte del parco”.

Nel parco, che attira 13 milioni di visitatori all’anno, nell’ultimo anno sono state ferite 180 persone dai cervi.

Mos/Int9