Caso Skripal, amico della spia: “Aveva chiesto perdono a Putin”

Timoshkov alla Bbc: "Si era pentito" di aver fatto il doppio gioco

MAR 24, 2018 -

Londra, 24 mar. (askanews) – Sergei Skripal, l’ex spia russa avvelenata nel Regno Unito, aveva scritto al presidente Vladimir Putin diversi anni fa, chiedendo perdono per aver venduto segreti all’intelligence britannica. Lo ha detto oggi alla Bbc un amico dell’ex spia.

Vladimir Timoshkov ha raccontato che il suo vecchio amico di scuola, che si era trasferito nel Regno Unito nel 2010 in uno scambio di spie, lo aveva chiamato nel 2012, rivelandogli di voler essere autorizzato a visitare la Russia. L’ambasciata russa a Londra ha smentito su Twitter le dichiarazioni dell’uomo: “Non c’è stata alcuna lettera di Sergei Skripal al presidente Putin per consentirgli di tornare in Russia”.

Timoshkov ha raccontato alla Bbc che aveva perso i contatti con Skripal alla fine della scuola, ma che aveva contattato la figlia Yulia sui social media dopo aver appreso del suo arresto per tradimento: “Nel 2012 mi chiamò e parlammo per circa mezz’ora. Mi chiamò da Londra. Negò di essere un traditore”. Nel corso della telefonata, Skripal gli disse che “aveva scritto a Vladimir Putin chiedendo di essere perdonato e di poter tornare in Russia. La madre, il fratello e altri parenti erano qui”.

Timoshkov ha aggiunto che l’amico “si era pentito” di aver fatto il doppio gioco “perchè aveva incasinato tutta la sua vita”. “Molte persone lo avevano evitato, i suoi compagni di scuola pensavano che avesse tradito la madrepatria”, ha aggiunto.

Skripal, 66 anni, e la figlia Yulia, 33 anni, sono in coma dopo essere stati avvelenati con un agente nervino nella città inglese di Salisbury il 4 marzo scorso. Londra, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno accusato la Russia, ma Mosca ha più volte negato ogni coinvolgimento. (fonte Afp)