Italia-Russia. Gim Unimpresa sceglie Callegari come presidente

Torrembini: associazione più rapprsentativa per business in loco

MAR 22, 2018 -

Mosca, 22 mar. (askanews) – Giorgio Callegari è il nuovo presidente di Gim Unimpresa. Un passato in Aeroflot e un presente, sempre a Mosca, ma per Generali. Il suo nome è venuto fuori dall’Assemblea dell’Associazione degli imprenditori italiani in Russia. L’evento, ospitato nel centralissimo Hotel Marriott Royal Aurora è iniziato con l’elezione a porte chiuse degli organismi dirigenti ed è proseguito con una tavola rotonda, aperta al pubblico e alla presenza di rappresentanti del governo russo e dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, dal titolo “Italia-Russia, futuro insieme”. “Il Gim è probabilmente la sola, tra le Associazioni del business italiano in Russia, capace di rappresentare tutto lo spettro delle aziende che hanno una presenza operativa nel Paese” afferma Vittorio Torrembini, vice presidente e motore di molte delle iniziative dell’associazione. “Sia le grandi imprese a partire da Enel, Pirelli, Ferrero, CNH Industrial o Mapei sino a molte delle piccole e medie, hanno avuto modo di raccontare ieri la loro attività, i loro problemi, oltre a offrire tante interessanti proposte alle autorità governative russe”.

Da notare che il direttore del Gim resta Antonio Piccoli. “Con la nomina di Callegari, Ceo Generali Rus e la riconferma di Luisa Barone come vice presidente insieme al sottoscritto, la squadra del Gim si rafforza e punta con grande decisione ad essere il perno per la unificazione del mondo associativo italiano in questo Paese”, ha sottolineato Torrembini.

Per l’esecutivo ha parlato Azer Talibov, il vice ministro dello sviluppo economico della Federazione russa. Prima di questo incarico, era a capo della segreteria della presidente della Banca centrale. “L’Italia ha dimostrato ieri di avere una politica volta al dialogo con la Russia, non soltanto a livelli ufficiali, ma anche grazie ai suoi rappresentanti economici, molto apprezzati” aggiunge Torrembini.

In rappresentanza della missione diplomatica italiana a Mosca ha preso la parola Michele Tommasi, che nel suo intervento ha ricordato la propensione italiana al dialogo anche quando le crisi internazionali imperversano. A richiamare in causa il vice ministro Talibov è stato Aimone di Savoia Aosta, direttore generale di Pirelli Russia: il suo contributo all’assemblea ha aperto il dibattito, continuato con l’intervento di Carlo Palasciano, direttore generale di Enel Russia, di Dmitry Kolpashnikov, direttore generale DKC Tver, di Alexander Braverman, direttore generale della corporazione statale MSP (Piccolo e medio Business). Per le dogane russe Grigorij Boyarskij ha raccontato come funziona l’esperimento del nuovo Corridoio Verde tra la Russia e l’Italia.

Tra i più attuali, l’intervento di Fabrizio Cepollina, general manager per Russia e Bielorussia di CNH Industrial, che si è anche soffermato sulle prospettive, offerte dallo sviluppo record del settore agroindustriale russo, importante per un produttore di macchine agricole. Dopo di lui, la parola è andata ad Andrea Romani, direttore commerciale della Codest, la più vecchia società di costruzioni italiana in Russia. Inoltre Valentina Rosi, per Mapei e Marina Tatarskaya per Ferrero hanno raccontato la storia ormai pluridecennale – in loco – di due colossi italiani dell’industria. Mentre Andrea Bertelli ha presentato il caso Campari, uno dei maggiori importatori di alcolici italiani nella terra di Putin, vincente nonostante il settore sia uno dei più complicati e sensibili.