Hrw: la Libia non è pronta per elezioni libere e trasparenti

Il piano dell'inviato Onu prevede il voto entro l'anno

MAR 21, 2018 -

Tripoli, 21 mar. (askanews) – La Libia non è pronta in termini politici, giudiridi e di sicurezza per tenere entro l’anno elezioni libere e trasparenti come auspicato dal piano dell’inviato speciale Onu Ghassan Salamé. E’ quanto ha detto oggi Human Rights Watch (Hrw).

“Perchè le elezioni siano libere e trasparenti, devono essere tenute in un ambiente libero da coercizione, discriminazione o intimidazione verso elettori, candidati o partiti politici”, ha detto Hrw in una dichiarazione. Il vicedirettore di Hrw per il Medio Oriente e il Nord Africa, Eric Goldstein, ha sottolineato che “la Libia non potrebbe essere più lontana dal rispetto della legge e dei diritti umani, per non parlare di condizioni accettabili per lo svolgimento di elezioni libere”.

“Le autorità devono essere in grado di garantire libertà di assemblea, associazione e parola a chiunque partepi alle elezioni”, ha sottolineato Goldstein, mentre “leggi restrittive hanno minato la libertà di parola e di associazione in Libia, e gruppi armati hanno intimidito, molestato, minacciato, aggredito e hanno detenuto in modo arbitrario giornalisti, attivisti politici e difensori dei diritti umani”.

“Il quadro giuridico per tenere le elezioni rimane opaco”, ha rimarcato ancora l’organizzazione per i diritti umani nella nota. Prima di tenere le elezioni deve infatti essere indetto un referendum su un progetto di Costituzione e deve essere approvata una legge elettorale. Ad oggi le autorità libiche hanno solo registrato gli elettori, pari a 2,4 milioni su una popolazione di 6 milioni. (fonte Afp)