Giappone, scandalo scuola nazionalista: ministro finanze salta G20

Impegnato a preparare la difesa davanti al parlamento

MAR 16, 2018 -

Roma, 16 mar. (askanews) – Il ministro delle Finanze giapponese, Taro Aso, che è anche il principale alleato del premier Shinzo Abe all’interno del Partito liberaldemocratico, non parteciperà al G20 della prossima settimana, perché “si concentrerà” nel preparare la sua difesa di fronte al parlamento per lo scandalo della scuola nazionalista Moritomo Gakuen che, negli ultimi giorni, sta mettendo a dura prova la tenuta del governo. L’ha riferito un ufficiale del ministero. A sostituire Aso sarà il viceministro Minoru Kihara.

I sondaggi danno la fiducia nei confronti del governo in caduta libera: il 39,3 per cento si esprime a favore dell’esecutivo, con un calo del 9,4 per cento rispetto al mese precedente, secondo una rilevazione effettuata per l’agenzia di stampa Jiji.

Un’audizione è stata fissata per lunedì in parlamento, per discutere le ultime evoluzioni dello scandalo che riguardano la vendita nel 2016 di un terreno pubblico all’istituzione scolastica nazionalista, che vedeva all’epoca la moglie del premier, Akie Abe, essere direttrice ad honorem. Il sospetto è che il terreno sia stato venduto sottocosto. Nei giorni scorsi è emerso che il ministero delle Finanze ha nascosto o alterato documenti imbarazzanti per Abe. Sia il premier che Aso hanno dovuto rilasciare umilianti scuse per quanto avvenuto.

Di fronte alla pressione dell’opposizione, il premier ha chiarito che il ministro delle Finanze, contro il quale sono partite richieste di dimissioni, non lascerà il suo posto. Aso è il capo della seconda corrente (habatsu) più importante del Partito liberaldemocratico ed è un alleato chiave per Abe, impegnato a settembre in delicate elezioni per la presidenza del partito, che rischiano di diventare difficili se lo scandalo non sarà domato. In Giappone il capo del partito di maggioranza diventa anche primo ministro.

Aso per il momento ha accusato delle alterazioni ai documenti “alcuni membri dello staff” del ministero. Nobuhisa Sagawa, il capo dell’agenzia fiscale che prima di essere promosso a questo ruolo aveva seguito la vendita, è stato rimosso dalla sua posizione. Inoltre la scorsa settimana, per aumentare ancora i sospetti e i misteri attorno alla vicenda, un funzionario del ministero è stato trovato morto in un sospetto suicidio. I media nipponici hanno scritto oggi che file trovati sul suo computer dicevano che era stato “costretto ad alterare i documenti” da un suo superiore, non citato. I partiti d’opposizione vogliono audire anche Sagawa.

(Fonte Afp)