Usa: Trump, Mosca dietro avvelenamento ex spia russa in Gb

Uso agente nervino "non sarebbe mai dovuto esserci"

MAR 15, 2018 -

New York, 15 mar. (askanews) – “Sembra proprio che ci siano i russi dietro” al tentativo di avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal e di sua figlia Yulia su suolo britannico. Lo ha detto Donald Trump, il presidente americano, nel corso di un incontro nello Studio Ovale con il primo ministro irlandese Leo Varadkar. Quell’avvelenamento “non sarebbe mai dovuto esserci”, ha aggiunto il leader Usa spiegando che Washington e Londra sono protagonisti di “discussioni intense” su una “situazione triste” che Trump “prende molto seriamente, come molti altri”.

Oggi i leader di Francia, Germania, Usa e Regno Unito hanno emesso una nota congiunta in cui condannano l’attacco contro i Skripal avvenuto a Salisbury il 4 marzo scorso; secondo loro, l’agente nervino “appartenente a una tipologia sviluppata dalla Russia” (ma apparentemente non in possesso esclusivamente di Mosca) “rappresenta il primo uso di un agente nervino in Europa dalla Seconda guerra mondiale”. Esso è visto -recita la nota – come un “assalto alla sovranità del Regno Unito” e una “violazione della Convenzione sulle armi chimiche e delle leggi internazionali”.