Dopo l’ex spia avvelenata esule russo ritrovato morto a Londra

Era esponente dell'opposizione russa

MAR 13, 2018 -

Roma, 13 mar. (askanews) – Le accuse britanniche nei confronti della Russia per il caso dell’avvelenamento dell’ex spia Skripal sono “pressioni” che vogliono turbare la campagna elettorale per le presidenziali russe del 18 marzo: lo ha dichiarato Valentina Matvenko, speaker della camera alta del parlamento russo, molto vicina al capo dello Stato Vladimir Putin.

“La campagna per le elezioni presidenziali è in corso in Russia… E appena accade questo sfortunato evento, ecco che politici, giornalisti cominciano a fare commenti, accusando la Russia senza fatti o indagini. Questo è un tentativo di accusare la Russia, esercitare influenza e fare pressioni senza base alcuna”.

Intanto la situazione, già tesa, vede aggiungersi un altro elemento di mistero. Un esule russo, Nikolai Glushkov, è stato ritrovato cadavere all’interno della sua casa londinese. Lo scrivono i media russi e britannici secondo i quali la morte, avvenuta in circostanze poco chiare. Glushkov era uno stretto collaboratore del defunto oligarca Boris Berezovsky, esponente dell’opposizione russa.

red