Xi a inviato Sudcorea: rafforzare comunicazioni su Nordcorea

In vista del summit Trump-Kim previsto per maggio

MAR 12, 2018 -

Roma, 12 mar. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha ricevuto oggi a Pechino l’inviato sudcoreano Chung Eui-yong, di ritorno dagli Usa dove ha incontrato il leafer americano Donald Trump dal quale ha ottenuto un via libera a uno storico summit con il numero uno di Pyongyang Kim Jong Un. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa di Seoul Yonhap, Xi ha chiesto un allargamento delle comunicazioni in vista del summit, che richiederà la preventiva soluzione di una serie di questioni.

Chung Eui-yong, consigliere di sicurezza nazionale del presidente sudcoreano Moon Jae-in, era a capo della delegazione sudcoreana che si è recata a Pyongyang, incassando un’apertura di Kim sull’obiettivo di denuclearizzazione della Penisola nordcoreana e un congelamento dei test nucleari e missilistici. Recatosi poi a Washington con un messaggio personale del leader nordcoreano, ha anche acquisito il sì a sopresa di Trump a un summit che dovrebbe tenersi nella secona parte di maggio, dopo che si sarà svolto anche un vertice intercoreano tra Kim e Moon.

L’inviato di Moon, sempre oggi, ha incontrato anche il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi, il quale ha ribadito il sostegno allo sforzo diplomatico per una soluzione dell’annosa crisi nucleare. “La Cina è impegnata negli sforzi per realizzare la denuclearizzazione della Penisola coreana, nel mantenimento della pace e della stabilità nella penisola e nella soluzione dei problemi attraverso il dialogo e i negoziati”, ha detto Yang. “Gli sviluppi spettacolari che si stanno svolgendo nella Penisola coreana – ha continuato – sembrano conformarsi agli sforzi per riportare la spinta per la denuclearizzazione nella Penisola coreana nel giusto tracciato e anche nella direzione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu”.

L’annuncio di Trump di venerdì, che ha detto sì al vertice con Kim, ha preso di sorpresa un po’ tutti, compresa la Cina. A Pechino, a dispetto di una posizione ufficiale esplicitamente positiva rispetto a questa evoluzione, trasmessa anche via telefono dallo stesso Xi a Trump, sono state suggerite velate preoccupazioni che il ruolo di Pechino nella soluzione di una vicenda che la riguarda in maniera abbastanza diretta, sia marginalizzato.