Grecia, presidente del PAOK con pistola in campo: Tsipras vuole fermare il campionato

Incredibile scena dopo l'annullamento di un goal

MAR 12, 2018 -

Roma, 12 mar. (askanews) – Il vaso è colmo, stavolta il premier greco Alexis Tsipras è pronto a sospendere la Super League, il massimo campionato di calcio ellenico. Il capo del governo sembra poco propenso a passare sopra quello che è successo ieri sera allo stadio Toumba, durante la partitissima PAOK-AEK Atene, tra gli ospiti primi in classifica e i padroni di casa terzi a 5 punti di distanza.

Al 90′, con il risultato fermo sullo 0-0, l’arbitro ha infatti prima concesso e poi annullato un gol realizzato alla squadra di casa allenata da Razvan Lucescu – figlio di Mirca – con il difensore capoverdiano Fernando Varela. Come solitamente accade in questi casa, i calciatori hanno protestato, anche in modo vibrante, ma i limiti non sono stati superati.

A un certo punto, però, Ivan Savvidis – il proprietario del PAOK, è entrato in campo e ha urlato ai suoi calciatori di abbandonare il terreno di gioco. Lo ha fatto accompagnato dai “gorilla” in divisa del club e con una pistola fortunatamente riposta nella fondina, agganciata alla cintura dietro i pantaloni.

Vieirinha, vice capitano della squadra e tra i leader dello spogliatoio, non ha voluto assecondare la volontà del presidente, ma a quel punto – dopo venti minuti di caos e urla – sono stati i giocatori dell’AEK Atene a trovare rifugio negli spogliatoi.

La partita è stata sospesa, le squadre hanno lasciato il terreno di gioco e negli spogliatoi c’è stata una movimentata appendice. Secondo la stampa greca, l’arbitro è tornato sui propri passi e ha deciso di convalidare il gol. Sul referto ha scritto, sempre secondo i media, che la partita è finita 1-0 e che l’AEK Atene si è rifiutato di tornare in campo. Questo perchè intorno alle 23 – più o meno sessanta minuti dopo l’orario previsto di fine gara – l’arbitro aveva deciso di far riprendere l’incontro per portarlo a termine.

I calciatori del PAOK, insieme con il tecnico Lucescu, sono tornati in campo e hanno iniziato la fase di riscaldamento sotto gli ordini del preparatore atletico. L’AEK, però, è rimasto negli spogliatoi.

Secondo le fonti citate, il club di Atene ha spiegato di non poter giocare “in queste condizioni di terrore e sotto la minaccia delle armi”, menzionando il discutibile comportamento del presidente del PAOK. A quanto sembra la capolista aveva accettato la decisione del direttore di gara di convalidare la rete, ma si è opposta categoricamente a ogni proposta di proseguire la partita per i toni minacciosi di Savvidis. Il numero 1 del club di Salonicco è uno degli uomini più ricchi del Paese: è nato in Georgia ed è un ex membro del parlamento russo.

Il vice ministro della Cultura e dello Sport, Georgios Vassiliadis, ha sottolineato che la situazione richiede “decisioni coraggiose”. Ma Alexis Tipras vuole andare oltre e secondo la stampa greca il primo ministro del Paese prenderà la decisione di sospendere il campionato greco dopo i fatti dello stadio “Toumba”.