L’Europa nella morsa del gelo siberiano, almeno 46 morti

La Polonia paga più alto tributo con 18 decessi da venerdì

FEB 28, 2018 -

Roma, 28 feb. (askanews) – L’ondata di freddo siberiano che ha investito l’Europa negli ultimi giorni ha provocato più di una quarantina di morti, fra cui dei senzatetto, e continuava oggi a seminare il caos nei trasporti.

Soprannominata “La Bestia dell’Est” dai media britannici, “Orso siberiano” nei Paesi Bassi, “cannone da neve” in Svezia e la “Mosca-Parigi” in Francia, questa ondata di freddo glaciale ha provocato almeno 46 morti da venerdì, secondo l’Afp: diciotto in Polonia, sei in Repubblica ceca, cinque in Lituania, quattro in Francia e in Slovacchia, due in Romania, in Serbia e in Slovenia, uno in Olanda. Due i morti per freddo riportati in Italia.

La scorsa notte la colonnina del mercurio è scesa fino a -21°C nelle regioni montuose della Croazia e della Bosnia, a -20°C a Lubecca, nel Nord della Germania, a -19°C nel Sud della Polonia, a -18°C vicino a Liegi, in Belgio, e a -10°C nei dintorni di Londra. In Svizzera, un picco di -36°C è stato registrato a Glattalp, a 1.850 metri di altitudine. In Francia, la scorsa notte è stata la più fredda dell’inverno nel Nordest, con -12°C a Metz.

Le vittime di queste temperature glaciali, che dovrebbero durare fino a domani, sono stati soprattutto i senzatetto. Anche se i vari Paesi hanno fatto il possibile per organizzare alloggi di emergenza per i più vulnerabili. Ma il peggio non si è potuto evitare e almeno in tre sono morti in Francia e in Repubblica ceca da venerdì. Per qwuatro riguarda i trasporti, in tutta l’Europa la neve e il ghiaccio hanno seminato il caos sule strade e provocato forti disagi al traffico aereo e ferroviario. (fonte Afp)