L’escort del Rybkagate arrestata in Thailandia, scatta il giallo

Cremlino: assurdo collegare a vista del capo Consiglio Sicurezza

FEB 28, 2018 -

Mosca, 28 feb. (askanews) – Il Cremlino ha definito “assurdo” il collegamento tra l’arresto della escort bielorussa Anastasia Vashukevich, nota come Nastia Rybka e la visita, due giorni dopo, del Segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev in Thailandia. L’addetto stampa presidenziale Dmitry Peskov, secondo l’agenzia Rbk, ha spiegato che “il Segretario del Consiglio di Sicurezza opera a livello internazionale, tali visite sono definite con congruo anticipo, ed è assurdo associarle alla detenzione di cittadini russi in Thailandia” ha detto Peskov.

Gli scandali di questi tempi si moltiplicano per il Cremlino. La Rybka, arrestata dalla polizia Thailandese mentre senza permesso di lavoro con il suo compagno, il guru Alex Leslie, teneva lezioni di sesso a un gruppo di russi in vacanza, ha contribuito non poco. Prima, acquisendo una certa fama, ha pubblicato un video dove su uno yacht sarebbe in compagnia del miliardario russo Oleg Deripaska e del vice primo ministro Sergei Prikhodko. Poi, quando è stata detenuta in Thailandia nel fine settimana, in un raid della polizia durante il suo “allenamento sessuale”, ha dato la colpa al Cremlino. E mentre era ancora sotto custodia, ha pubblicato un video su Instagram chiedendo a giornalisti e alle agenzie di intelligence statunitensi, in particolare alla Cia, di aiutarla. Promettendo in cambio molte informazioni che lei avrebbe in mano.

Patrushev, ben noto per la sua discrezione, il 27 febbraio era comunque davvero in Thailandia, per un gruppo di lavoro bilaterale sulle questioni della sicurezza (compresa la sicurezza dei turisti), così come i negoziati con il Segretario generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Thailandia e il vice primo ministro e ministro della Difesa thailandese.