Oggi l’ispezione degli eurodeputati per la nuova sede dell’Ema ad Amsterdam

Tajani ha chiesto a Juncker "tutti i dettagli dell'offerta olandese"

FEB 22, 2018 -

Bruxelles, 22 feb. (askanews) – Si svolge oggi il sopralluogo ad Amsterdam degli eurodeputati inviati dalla commissione Ambiente dell’Europarlamento per verificare che la nuova sede dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, rispetti le condizioni necessarie a garantire la continuità operativa dell’Agenzia durante e dopo il suo trasferimento da Londra dopo la Brexit. Le sedi dove effettuare il sopralluogo, in realtà, sono due: quella ora indicata come iniziale e provvisoria (lo “Spark Building”) dopo che ne sono state scartate, perché inadatte, altre due indicate precedentemente; e quella definitiva (il “Vivaldi Building”) di cui non è neanche iniziata la costruzione, e che sembra sempre più difficile possa essere anche solo parzialmente pronta entro marzo 2019, data indicata nelle condizioni per la scelta.

Il Consiglio Ue ha designato Amsterdam per il trasferimento dell’Ema dopo un sorteggio che ha escluso l’altra città candidata favorita, Milano; ma il Parlamento europeo ha poteri di co-decisione per la modifica del regolamento Ue che istituisce l’Agenzia, modifica che sarà necessaria per definire la nuova sede. L’Europarlamento, quindi, vuol far valere le sue prerogative e controllare che la designazione di Amsterdam corrisponda davvero alle condizioni che erano state concordate su proposta della Commissione europea.

Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha inviato ieri una lettera al presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, chiedendogli di trasmettere allo stesso Parlamento “tutti i dettagli dell’offerta olandese” di ospitare la nuova sede. E questo “con tutta l’urgenza dovuta”.

Tajani chiede di avere anche “la valutazione dell’offerta da parte della Commissione”, lamentando il fatto che al Parlamento non siano ancora state comunicate queste informazioni “sulle cui basi è stata fatta la proposta legislativa”, che modifica l’attuale regolamento sull’Ema, in vista della decisione sulla sua nuova sede ad Amsterdam. Una decisione che il Consiglio Ue ha dato per già acquisita, ma alla quale l’Assemblea di Strasburgo è chiamata a partecipare, secondo la normale procedura co-legislativa europea.

Sulla sede dell’Ema, ha puntualizzato ieri a Bruxelles Giovanni La Via (Ppe) relatore del Parlamento europeo e capo delegazione della missione che parte oggi “non c’è una contrapposizione Milano contro Amsterdam; non è una rivincita di una partita di calcio che l’Italia ha perso al primo tempo. Si tratta semplicemente di andare a vedere se ad Amsterdam ci sono le condizioni per garantire l’operatività dell’agenzia, che è interesse dei cittadini europei, per avere farmaci avanzati e in grado di controllare tutte le malattie che abbiamo di fronte”.

Della missione fanno parte nove europarlamentari, di cui quattro italiani – oltre a La Via, Piernicola Pedicini (M5s/Efdd), Elisabetta Gardini (Fi/Ppe) e Simoma Bonafé (Pd/S&d) – e nove membri dello staff della commissione Ambiente e dei gruppi parlamentari. Ci sarà anche una delegazione dell’Ema, guidata dal direttore esecutivo Guido Rasi.