Russia, Navalny: il mio sito bloccato per ordine delle autorità

Authority media chiedeva ritiro di video alla base di uno scandalo

FEB 15, 2018 -

Mosca, 15 feb. (askanews) – Il sito dell’oppositore russo Aleksey Navalny è stato bloccato oggi per ordine delle authority di controllo dei media, in seguito alla richiesta del magnate Oleg Deripaska, nel mirino di una recente inchiesta del blogger anti-corruzione, nota come “Rybkagate”, dal nome di una escort bielorussa che è la prima fonte sul dossier. In particolare, la giovane ha fornito un video in cui si vede il premier Sergey Prikhodko a bordo del lussuoso yatch di Deripaska: quest’ultimo ha chiesto il ritiro dal web di tutte le informazioni che riguardano la sua vita privata.

L’ente di controllo dei media “Roskomnadzor ha bloccato https://navalny.com/ su richiesta di Deripaska”, ha annunciato il leader dell’opposizione via Twitter.

Navalny aveva annunciato sabato scorso che il suo sito era stato inserito nel registro governativo dei siti che presentano informazioni da non divulgare in Russia e che il prossimo passo – salvo cancellazione del materiale contestato – sarebbe stato il blocco.

Il “Rybkagate” punta il dito contro il vice-premier, ospite sullo yatch dell’oligarca Sergey Deripaska, cosa che di per sè secondo Navalny costituisce un atto di corruzione. Inoltre, sullo yatch sarebbero state portate escort per orge e ammucchiate.

All’origine dello scandalo c’è proprio una di loro, la bielorussa Nastya Rybka (da cui il termine Rybkagate) che ha raccontato tutto in un libro, pur senza specificare i nomi dei potenti a bordo, collegamento poi fatto da Navalny, secondo cui il magnate Deripaska era anche il collegamento tra Prikhodko e l’allora capo della campagna di Trump, Paul Manafort.