Germania, accordo di principio tra conservatori e Spd, Merkel verso il quarto mandato

Compromesso dopo 24 ore di negoziati, ma niente governo sino fine marzo

GEN 12, 2018 -

Roma, 12 gen. (askanews) – Accordo per un nuovo governo in vista in Germania: la maratona negoziale durata oltre 24 ore tra i cristiano-democratici (Cdu) affiancati dagli affiliati bavaresi della Csu e i social-democratici (Spd) ha fruttato un’intesa di principio che dovrebbe permettere ad Angela Merkel di restare al potere. Questo primo accordo deve essere vidimato oggi dai vertici dei tre partiti, ma i principali ostacoli sembrano essere stati superati.

Secondo il quotidiano Bild, la svolta è arrivata quando il fronte conservatore ha ceduto sulla questione dei contribuiti assicurativi per la copertura sanitaria, la più pressante delle richieste del leader della Spd, Martin Schulz, che già aveva faticato ad accettare di trattare per una nuova Grande Coalizione. In sostanza, sarebbe passato il ritorno al sistema per cui i contributi verranno pagati in modo uguale dal lavoratore e dal datore di lavoro.

In cambio, i socialdemocratici avrebbero accettato un compromesso sulla questione dei migranti, ovvero un tetto di 200mila ingressi l’anno per i nuovi rifugiati. Secondo le indiscrezioni raccolte dall’agenzia Dpa, inoltre, i ricongiungimenti familiari permessi saranno nell’ordine dei 1.000 mensili, con un “rallentamento” che va incontro alle richieste della bavarese Csu.

Altri punti del compromesso che sembra aprire la strada alla formazione di un nuova Grosse Koalition sono il mancato aumento della massima aliquota di imposta, contrariamente a quanto chiedeva l’Spd. C’è anche un accordo di principio sull’obiettivo di rafforzare l’eurozona, come documentato via Twitter da una deputata Cdu, Dorothee Bär, che ha postato una foto del protocollo di intesa.

“Sapevamo che avremmo dovuto scendere a compromessi” ma “abbiamo raggiunto risultati eccellenti”, è stato il primo commento di Schulz.

Con il nulla osta delle istanze dirigenti dei tre partiti il compromesso raggiunto dovrebbe permettere alla prima economia europea di uscire dall’impasse a tre mesi e mezzo dalle legislative. E assicurare a Merkel un quarto mandato dopo dodici anni al potere.

Ma nulla è ancora definitivo. Sul versante social-democratico, la decisione di entrare in un nuovo governo di coalizione con i conservatori deve ottenere anche il via libera dei delegati di partito al congresso straordinario del 21 gennaio, dall’esito difficilmente prevedibile. Poi saranno avviati negoziati dettagliati per un programma di coalizione: nel migliore dei casi, a Berlino non ci sarà un governo prima della fine di marzo.