Germania, chiede una “soluzione definitiva” per crisi migranti: il presidente del Ppe nella bufera

Manfred Weber ha usato parole che evocano lo sterminio nazista degli ebrei

GEN 6, 2018 -

Roma, 6 gen. (askanews) – E’ polemica in Germania per le parole usate da Manfred Weber sulla questione dei migranti, evocando espresssioni di stampo nazista: l’eurodeputato del partito conservatore bavarese Csu, presidente del Partito Popolare Europeo ha dichiarato che bisogna ” trovare una soluzione definitiva alla questione migratoria” ed è stato immediatamente accusato nel suo Paese di utilizzare un vocabolario che ricorda quello dei nazisti.

Il riferimento è alla “soluzione finale” (“Endlösung”), termine utilizzato da regime di Adolf Hitler per indicare il piano di sterminio di milioni di ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Weber non ha utilizzato l’espressione “Endlösung”, ma ha parlato di “Finale Losung”, avvicinandosi molto al termine che evoca i tempi del nazismo. (segue)

L’eurodeputato ha subito dichiarato di non avere avuto alcuna cattiva intenzione usando queste parole. Sarebbe “un’assoluta assurdità” attribuirmi l’intenzione di un paragone, anche velato, con lo sterminio nazista, ha scritto su Twitter.

Weber ha pronunciato le parole che hanno scatenato la bufera per tentar di difendere la partecipazione del premier ungherese Vikotr Orban a una riunione dei vertici dell’Unione cristiano-democratica (Csu) tenuta giovedì e venerdì in Baviera.

“Dobbiamo risolvere la questione migratoria e se vogliamo risolverla, Orban, gli Stati del gruppo di Visegrad sono partner cruciali”, ha detto. La Csu sul problema dei migranti ha una linea molto più dura della ‘sorella’ maggiore Cdu, il partito conservatore di Angela Merkel.

(con fonte afp)