“Seri dubbi sul pluralismo politico in Russia” (Ue)

Sul caso Navalny, escluso dalle presidenziali

DIC 26, 2017 -

Mosca, 26 dic. (askanews) – Il no alla candidatura del leader dell’opposizione al Cremlino, Alexei Navalny, “getta seri dubbi sul pluralismo politico” in Russia. Lo ha dichiarato una portavoce della Commissione europea. La decisione della commissione elettorale russa “getta seri dubbi sul pluralismo politico in Russia e la prospettiva di elezioni democratiche il prossimo anno”, ha affermato la portavoce, Maja Kocijancic, in un comunicato del Seae (Servizio europeo per l’azione esterna).

La portavoce ha ricordato che la Corte europea dei diritti umani (Cedh) aveva stabilito che il diritto a un processo equo era stato negato nel 2013 a Navalny, alla fine condannato lo scorso febbraio per distrazione di fondi. L’annuncio della Commissione elettorale non è stato una sorpresa, visto che aveva a più riprese avvertito che il leader dell’opposizione non poteva candidarsi prima del 2028.

“Noi ci aspettiamo dalle autorità russe che garantiscano che ci siano opportunità eque, compreso durante le elezioni presidenziali che si svolgeranno il 18 marzo”, ha dichiarato ancora la portavoce, che ha ribadito la richiesta alla Russia di invitare l’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) per monitorare le elezioni.