Dopo il Russiagate Trump accusato di molestie sessuali

Pressing per inchiesta del Congresso

DIC 12, 2017 -

New York, 12 dic. (askanews) – Su Donald Trump monta la pressione affinché si dimetta sulla scia delle accuse di molestie sessuali lanciate contro di lui da oltre una decina di donne. Ad esercitarla sono quattro senatori, tre democratici e un indipendente, convinti che il 45esimo presidente americano si debba fare da parte come hanno fatto già tre legislatori, a loro volta travolti da accuse simili. Si tratta del senatore Al Franken e del deputato John Conyers, entrambe democratici, e del deputato repubblicano Trent Franks.

Kirsten Gillibrand, senatrice democratica che rappresenta New York a Washington, ha detto durante una intervista a Cnn che “il presidente Trump dovrebbe dimettersi. Queste accuse sono credibili e sono numerose. Ho ascoltato la testimonianza di queste donne e molte di loro spezzano il cuore”. Secondo lei, tra coloro che chiese le dimissioni del collega Franken, o Trump lascia immediatamente la Casa Bianca o “ci dovrebbe essere una inchiesta sul suo comportamento, di cui dovrà rispondere”.

L’indagine è stata chiesta al Congresso Usa da quattro donne (Jessica Leeds, Samantha Holvey, Rachel Crooks e Lisa Boyne), che ieri hanno tenuto una conferenza a New York e che hanno puntato il dito contro il magnate dell’immobiliare diventato leader Usa.

La loro speranza è che il mobimento #MeToo – rinato con lo scandalo riguardante il produttore cinematografico Harvey Weinstein – convinca i legislatori ad agire e a indagare su Trump.

Richieste simili a quella di Gillibrand erano già arrivate dal senatore indipendente del Vermont, Bernie Sanders. A lui si sono aggiunti Jeff Merkley e Cory Booker, senatori democratici rispettivamente dell’Oregon e del New Jersey.

Sanders, l’uomo che corse (inutilmente) contro Hillary Clinton per la nomination democratica alle presidenziali dello scorso anno, dopo le dimissioni di Franken del 7 dicembre scorso aveva scritto su Twitter: “Abbiamo un presidente che ha ammesso in una registrazione di avere assalito donne”; il riferimento era ai commenti sessisti di Trump immortalati in un video del 2005 e pubblicato dal Washington Post il 7 ottobre 2016; in esso un 59enne Trump si vantava di potere fare tutto alle donne, anche “prenderle per i genitali”.

Per Booker, le accuse contro Trump sono più serie di quelle che hanno spezzato la carriera politica di Franken. Se quest’ultimo “ha fatto la cosa giusta dimettendosi, è ora che Donald Trump si dimetta a sua volta”.

La Casa Bianca ha minimizzato. La portavoce Sarah Sanders, nel consueto briefing on la stampa, ieri ha detto che “il presidente ha risposto direttamente a queste accuse e ha negato tutte queste asserzioni. E tutto ciò è successo ben prima che [Trump] fosse eletto presidente. Le persone di questo Paese, in una elezione decisiva, hanno sostenuto il presidente Trump”. Come a dire che ciò basta a dimostrare che il popolo statunitense, votando per lui, sia convinto che Trump non abbia mai mancato di rispetto contro le donne.

A24/Spa/Int9