Mogherini visita profughi Rohingya, parlerà con Aung San Suu Kyi

Condizioni terribili per gli oltre 620mila fuggiti da Myanmar

NOV 19, 2017 -

Roma, 19 nov. (askanews) – La commissaria europea alla politica estera Federica Mogherini ha detto oggi che intende discutere di come affrontare la crisi dei Rohingya con la leader de facto di Myanmar Aung San Suu Kyi che incontrerà a Yangon. Mogherini ha visitato oggi con i ministri degli Esteri di Asia ed Europa i campi profughi in Bangladesh vicini al confine con Myanmar, dove si sono riversate a frotte famiglie di appartenenti alla minoranza musulmana nell’ex Birmania, in fuga dalle violenze dell’esercito.

La prima leader democratica di Myanmar dopo decenni di giunta militare, che è anche premio Nobel per la pace, è al centro delle critiche internazionali per la repressione dei Rohingya. Secondo le stime qualcosa come 620mila di questi sono stati costretti alla fuga dallo stato occidentale di Rakhine e sono in Bangladesh in condizioni terribili.

I militari di Myanmar insistono di aver attaccato solo i ribelli Rohingya dopo una serie di attacchi mortali contro posti di polizia alla fine di agosto. Ma i rigugiati che si sono ammassati nei campi in Bangladesh, dove le condizioni di vita sono estreme, testimoniano di raccapriccianti violenze, assassinii, stupri nei confronti di civili da parte delle forze di sicurezza.

Mogherini ha detto che la visita di due giorni a Yangon della delegazione e l’incontro con Aung San Suu Kyi sono un’occasione per trattare. “Sarà anche un’occasione per uno scambio di vedute con Aung San Suu Kyi e col governo di Myanmar su come risolvere la crisi”, ha detto ai giornalisti nell’area di Cox Bazar. “Piuttosto che porre pressione – ha continuato – il nostro approccio è sempre quello di offrire uno spazio negoziale”.

La ministra degli Esteri Ue ha affermato che i Rohingya nei campi sono “latori di terribili storie” e ha sostenuto che “come madre, vedere così tanti bambini giovanissimi prendersi cura dei bambini ancora più piccoli è quello che colpisce di più”.

La commissaria Ue era accompagnata dai ministri degli Esteri del Bangladesh, del Giappone, della Svezia e della Germania. Poi la delegazione si sposterà in Myanmar per la riunione ministeriale Asia-Europa (ASEM), che si terrà domani e dopodomani.

Bangladesh e Myanmar hanno concordato in linea di principio di iniziare il rimpatrio dei Rohingya, ma si sono arenati sui dettagli. Dacca ha accresciuto le pressioni sull’ex Birmania per riprendersi i Rohingya, non solo ospitando Mogherini e gli altri ministri, ma anche una delegazione del Congresso Usa e il ministro degli Esteri cinese ieri.

Mogherini si è augurata che i negoziati tra Bangladesh e Myanmar arrivino a una “soluzione sostenibile”.

(Fonte Afp)