Corea del Nord: Trump condannato a morte dal popolo coreano

Un duro editoriale del giornale del Partito

NOV 15, 2017 -

Roma, 15 nov. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump è stato “condannato a morte dal popolo coreano”. Ad affermarlo è un editoriale pubblicato dal giornale ufficiale del Partito dei lavoratori coreani, uno dei centri di potere principali del regime di Kim Jong Un.

L’editoriale del Rodong sinmun è una risposta alle dichiarazioni di Trump durante il suo lungo viaggio in Asia, dedicato in buona parte a cercare di isolare Pyongyang e a rafforzare le sanzioni economiche nei suoi confronti. Trump ha parlato del regime di Kim Jong Un come di una “crudele dittatura” in un discorso in parlamento a Seoul.

“Il peggiore crimine per il quale non sarà mai perdonato è quello di aver malignamente ferito la dignità della leadership suprema”, si legge nell’editoriale. “Deve sapere – continua – che è solo un orrendo criminale condannato a morte dal popolo coreano”.

Dall’arrivo alla presidenza, Trump ha iniziato una guerra retorica con Kim Jong Un, fatta di insulti e accuse reciproche. Anche durante il viaggio in Asia, in un tweet da Hanoi, ha scritto: “Perché Kim Jong Un mi insulta chiamandomi ‘vecchio’ quando io MAI l’ho chiamato ‘basso e grasso’?”

I membri della dinastia dei Kim godono in Corea del Nord di uno status semidivino e i nordcoreani mostrano sempre una grande sensibilità a ogni affermazione irrispettosa nei confronti della loro leadership.

Nell’editoriale il Rodong sinmun mette anche in dubbio che la decisione di non visitare la Zona smilitarizzata (DMZ) del presidente Trump sia staqta dovuta alle cattive condizioni meteo. “Non è stato il tempo”, scrive il giornale. “Ha avuto semplicemente paura d’incrociare il suo sguardo con quello dei nostri soldati”. (Fonte Afp)