COP23, Merkel e Macron provano a rilanciare Accordo di Parigi

La cancelliera: è una sfida centrale per il mondo

NOV 15, 2017 -

Roma, 15 nov. (askanews) – Diversi leader mondiali hanno oggi condiviso il palco con un 12enne di un’isola del Pacifico per lanciare un appello all’azione urgente contro i cambiamenti climatici, a dispetto del presidente Usa Donald Trump che ha respinto l’accordo sul clima.

Il numero uno delle Nazioni unite Antonio Guterres, il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel sono alla guida della spinta diplomatica che arriva da Bonn, ma è stato il ragazzino – Timoci Naulusala – ha conquistare più di tutti la ribalta.

“La mia casa, la mia scuola, la fonte del mio cibo, l’acqua, i soldi sono stati totalmente distrutti. La mia vita è nel caos”, hja detto Maulusala, il cui villaggio della provincia di Tailevu, Fiji, è stato colpito da un devastante ciclone lo scorso anno. “Il mio villaggio, una volta bello, è era vietato ed è terra desolata…il cambiamento climatico è qui per restare a meno che non facciate qualcosa”.

I leader sono arrivati a Bonn per cercare di ridare energia ai negoziati, danneggiati dall’uscita americana dall’Accordo di Parigi del 2015. Hanno incontrato stamani i dimostranti contro i combustibili fossili.

Guterres ha definito il cambiamento climatico “la minaccia che definisce il nostro tempo” e ha detto ai delegati che continuare a investire nei combustibili fossili è “controproduttivo” e non ha senso economico. “Dobbiamo smettere di scommettere su un futuro insostenibile che metterà risparmi e società a rischio”, ha detto.

Macron, dal canto suo, ha descirtto il cambiamento climatico come “la più significativa lotta del nostro tempo” e ha chiesto agli europei di aprire i portafogli per il panel Onu sul clima IPCC, che ha problemi di budget.

Molto chiara è stata anche Merkle, che ha definito il cambiamento climatico “una sfida centrale per il mondo, se non ‘la’ sfida”, aggiungendo che il mondo deve “unirsi per realizzare” l’Accordo di Parigi.