Amnesty: nuova legge russa su media stranieri sopprime libertà

"L'iniziativa legislativa di oggi è un grave colpo per i media"

NOV 14, 2017 -

Mosca, 14 nov. (askanews) – Il consolidamento legislativo russo sui media stranieri in lingua russa e sui media russi che ricevono finanziamenti dall’estero, con lo status di “agente straniero” sarà un nuovo passo per la soppressione della libertà di parola in Russia. Lo ha dichiarato Amnesty International in un comunicato. “L’iniziativa legislativa di oggi è un grave colpo per i media in Russia, che sono in una situazione disperata da così tanto tempo. Negli ultimi anni, il Cremlino sta perseguendo una politica progressista di soffocamento dei media critici in Russia, ora è il momento di silenziare “le voci dall’estero”, ha dichiarato Denis Krivosheev, vice direttore di Amnesty International per l’Europa e l’Asia centrale.

Mosca ha motivato tali misure, come reazione simmetrica dopo che il canale russo in lingua inglese RT è stato costretto a registrarsi come “agente straniero” negli Usa, in base alla legge generalmente indicata come FARA (Foreign Agents Registration Act).

Sinora i legislatori russi non avevano fatto molta chiarezza su chi venisse e chi non venisse toccato. “La nuova legislazione si estende ai media stranieri che lavorano in Russia senza l’accreditamento presso il Ministero degli Esteri, nonché i media russi, in qualche modo finanziati dall’estero. Questi mass media dovranno divulgare informazioni complete sui loro finanziamenti e sui loro bilanci, e i loro materiali dovranno essere contrassegnati come media stranieri”. (segue)