Cambiamento clima minaccia un sito patrimonio umanità su quattro

Rapporto: solo tre anni fa era uno su sette

NOV 13, 2017 -

Bonn, 13 nov. (askanews) – Il cambiamento climatico mette in pericolo un sito classificato patrimonio naturale dell’umanità su quattro, tra cui barriere coralline, ghiacciai e zone umide, quasi il doppio rispetto ad appena tre anni fa. Lo rivela uno studio pubblicato oggi a margine della conferenza Onu sul clima in corso a Bonn. Il numero di siti a rischio è salito a 62 da 35 nel 2014, quando uno su sette erano segnalati a rischio, secondo l’International Union for Conservation of Nature (IUCN). Tra gli ecosistemi più minacciati i coralli, che sbiadiscono man mano che l’oceano si riscalda, e i ghiacciai, che si sciolgono.

“Il cambiamento climatico agisce in fretta e non risparmia i tesori più belli del nostro pianeta” ha detto la direttrice generale della IUCN Inger Andersen. “Il cambiamento climatico minaccia ora il tessuto stesso della nostra società, mette a rischio la nostra identità, un’identità che si fonda sulla ricca e delicata composizione del patrimonio naturale” ha detto ai giornalisti. In base al rapporto il 29% dei siti patrimonio dell’umanità fa i conti con minacce “significative”, il sette per cento, tra cui il parco nazionale Usa delle Everglades e il lago Turkana in Kenya, affrontano un futuro “critico”.

La IUCN monitora più di 200 siti classificati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Tre barriere coralline segnalate dall’Unesco, l’atollo di Aldabra nell’Oceano Indiano, la barriera corallina del Belize nell’Atlantico e la Grande Barriera australiana, la più grande al mondo, hanno subito danni “devastanti” negli ultimi tre anni. “Il ritiro dei ghiacciai, anch’esso dovuto all’aumento delle temperature, minaccia siti quali il parco nazionale del Kilimangiaro e il complesso Jungfrau-Aletsch sulle alpi svizzere, il più grande ghiacciaio d’Europa”.

(fonte Afp)