Giallo dimissioni del premier libanese Hariri: Beirut chiede aiuto alla Francia

Media: Beirut chiederà a Riad rientro in patria del premier

NOV 9, 2017 -

Roma, 9 nov. (askanews) – “Le autorità libanesi hanno chiesto la mediazione della Francia per fare luce sulla sorte di Saad Hariri”, il primo ministro del Libano che sabato scorso ha annunciato dalla capitale saudita Riad le sue dimissioni da capo del governo. Lo riferiscono fonti citate da al Mayadeen, emittente tv vicina alla milizia sciita libanese Hezbollah.

“Aspettiamo la visita ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) del presidente francese Emanuel Macron per fare luce sulla sorte del premier”, hanno detto fonti al quotidiano libanese. Il capo dell’Eliseo è da ieri nella capitale degli Emirati arabi uniti, dove ha inaugurato il Louvre Abu Dhabi ed oggi ha firmato un accordo per una piattaforma di investimenti da un miliardo di dollari.

Subito dopo le dimissioni annunciate da un Paese comunque straniero che è l’Arabia Saudita (Hariri ha doppia cittadinanza, libanese e saudita), accompagnata da duri attacchi contro Teheran, rivale regionale di Riad, si sono moltiplicate le illazioni sul clamoroso gesto di Hariri. Secondo diverse fonti, il governo libanese sarebbe convinto che Hariri sia ora “costretto” a restare in Arabia Saudita, come scrive oggi il sito della tv al Mayadeen.

Lo stesso canale, citando fonti proprie, ha rivelato che il presidente libanese Michel Aoun “sta completando consultazioni con gli ambasciatori libanesi prima di annunciare la prossima settimana una esplicita richiesta di riconsegnare Hariri”. La tv non spiega a chi sarà fatta la richiesta per far tornare in patria il premier, anche se l’indiziato principale è appunto l’Arabia saudita.

E’ di oggi un’altra notizia che infittisce il “mistero” sulla vicenda. Secondo fonti aeroportuali citate dal quotidiano libanese al Joumhouria, “l’aereo privato di Hariri proveniente da Riad è atterrato nella notte nell’aeroporto di Beirut, ma a bordo c’erano solo alcuni collaboratori del premier che non era tra i passeggeri”. Secondo le stessi fonti, “il jet ha fatto una breve sosta prima di ripartire”.

Un altro giornale libanese, volta Annahr, vicino allo schieramento del premier, ha riferito che negli ultimi due giorni Hariri “ha ricevuto nella sua abitazione a Riad” gli ambasciatori di Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e il rappresentante dell’Unione Europea, senza dare ulteriori informazioni.