In Giordania una pizzeria italiana gestita da rifugiati iracheni

Iniziativa promossa con aiuto di Ong italiana "Un ponte per..."

OTT 26, 2017 -

Amman, 26 ott. (askanews) – Inaugurata ad Amman, la prima pizzeria al taglio italiana nella capitale giordana, gestita da una cooperativa locale che sostiene i rifugiati cristiani iracheni. Lo fa sapere oggi con un comunicato l’organizzazione non governativa italiana “Un ponte per…” che sostiene l’inziativa.

A lavorare nel locale, sette rifugiati iracheni: Aysen che prima dell’invasione Usa dell’Iraq nel 2003, aveva un ristorante a Baghdad; Nshwan ne aveva uno a Mosul, prima dell’arrivo dello Stato Islamico (Isis); poi Wisam, Majid, Zeyad, Raad e Haitham invece vivevano tra Kirkuk e Qaraqosh nella Piana di Ninive nel Nord dell’Iraq.

Tutti i nuovi pizzaioli, fanno parte della comunità cristiana irachena, e in Giordania sono arrivati come rifugiati insieme alle loro famiglie per sfuggire alle persecuzioni dell’Isis.

A loro è stato dedicato un corso di formazione per pizzaioli, organizzato dall’Ong italiana “Un ponte per…”, attiva in Medio Oriente da oltre 26 anni e da tempo presente in Giordania.

E grazie alla consulenza di un esperto pizzaiolo italiano, è stata inaugurata la prima pizzeria a taglio italiana della città, che sarà operativa a partire dalla prossima settimana, ospitata negli spazi messi a disposizione dalla Parrocchia di Mar Yousef. Il locale – ricorda l’Ong – è stato ristrutturato e equipaggiaoa grazie al sostegno della Nunziatura Apostolica e al Convento dei Frati di Assisi.

“Tra gli obiettivi dell’apertura del ristorante infatti anche quello di consentire ai membri delle comunità vulnerabili, rifugiate da Iraq, Siria, Somalia e Sudan, di usufruire della pizzeria come mensa gratuita”, come precisa Un ponte per…