Turchia, responsabili religiosi potranno celebrare nozze civili

OTT 19, 2017 -

Roma, 19 ott. (askanews) – La contestatissima legge che permette ai responsabili religiosi provinciali (muftu, in turco) di celebrare matrimoni civili è stata approvata ieri in tarda notte in parlamento. D’ora in avanti i muftu, funzionari statali facenti capo al Direttorato degli Affari religiosi, potranno affiancare i funzionari comunali nella registrazione dei matrimoni.

In Turchia, dove la laicità è principio costituzionale dal 1937, l’unico matrimonio legalmente riconosciuto è quello civile. Tuttavia nel Paese anatolico i matrimoni religiosi sono molto diffusi e in molti casi coinvolgono le minorenni. Secondo dati non ufficiali una donna su tre viene data in moglie prima di compiere l’età legale di 18 anni. Una piaga contro la quale il governo turco non risulta avere messo in atto misure efficaci negli ultimi anni. E sulla quale

si sono concentrate le numerose proteste organizzate dalle organizzazioni delle donne nelle scorse settimane. Per le donne la legge cova inoltre il rischio spianare la strada all’intervento dei funzionari religiosi su altre questioni riguardanti i diritti delle donne.

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