Wellington, 19 ott. (askanews) – La leader d’opposizione di centro sinistra Jacinda Ardern si prepara a occupare la poltrona di premier della Nuova Zelanda, coronando una sbalorditiva ascesa politica, dopo che il populista Winston Peters ha accettato di sostenere un governo guidato dalla carismatica 37enne. La decisione di Peters, arrivata dopo che il voto del 23 settembre non aveva prodotto un vincitore chiaro, dà ai laburisti i numeri per formare un governo di coalizione con New Zealand First, il partito di Peters, e i Verdi.
“Avevamo una scelta da fare tra lo status quo modificato e il cambiamento… ecco perchè alla fine abbiamo scelto un governo di coalizione tra New Zealand First e il Partito laburista della Nuova Zelanda” ha detto Peters. Il 72enne ago della bilancia politica neozelandese ha speso parole di lode per Ardern, che ha ridato lustro alle fortuna del partito quando ne è diventata leader a poche settimane dalle elezioni. “Ha dimostrato un talento straordinario in una campagna nella quale partiva da una posizione davvero senza speranza” ha detto.
I laburisti e i verdi devono ancora approvare formalmente la coalizione che porterà al governo Ardern, facendone la leader più giovane dal 1856 e la terza premier donna della nazione nel Pacifico dove vivono 4,6 milioni di persone. Un esito che rappresenta un duro colpo per il premier conservatore uscente Bill English, che ha chiuso un’ottima campagna con un risultato elettorale insperato, 44,4% dei voti, molto più del 36% dei laburisti.
Da quando la Nuova Zelanda nel 1996 ha adottato un sistema elettorale proporzionale, è la prima volta che il partito con il maggior numero di voti non riesce a formare un governo. Peters ha tenuto la suspence altissima fino alla fine, rinviando varie scadenze autodichiarate per rivelare la sua decisione e convocando i giornalisti nel primo pomeriggio per dire loro che non aveva ancora deciso. Finalmente la conferenza stampa in cui ha annunciato l’appoggio ad Ardern è arrivata alle sette di sera a Wellington, le otto del mattino in Italia.
(fonte afp)