Tajani: Eurobarometro mostra aumento fiducia in Europarlamento

Anche in Italia, dove resta ancora basso il consenso per l'Ue

OTT 18, 2017 -

Bruxelles, 18 ott. (askanews) – In un quadro in cui l’opinione pubblica italiana continua a essere molto sotto la media comunitaria per la fiducia nelle istituzioni europee (solo il 36% pensa che sia “un bene” l’appartenenza all’Ue”, e solo il 39% che l’Italia ne abbia tratto vantaggio, contro il 57 e il 64 per cento, rispettivamente, nell’insieme degli Stati membri), c’è un recupero sostanziale della percezione del ruolo dell’Europarlamento, sia nella Penisola che nell’intera Unione. E’ quanto risulta dall’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro (Parlameter 2017), pubblicato oggi.

Il ruolo del Parlamento europeo è visto come positivo dal 36% degli intervistati italiani (+6% rispetto a un anno fa), e dal 33% della media comunitaria (anch’essa in crescita, +8%). Parallelamente, scende la percentuale degli italiani che hanno una percezione negativa dell’Europarlamento: dal 32% al 24%, con un calo di ben 8 punti (la media Ue è il 21%, con un calo del 7%). Quasi la metà degli italiani (47%) chiede un ruolo più forte dell’Assemblea di Strasburgo, con tre punti in più rispetto a un anno fa. Nell’intera Ue, a favore di maggiori poteri per l’Europarlamento si schiera la stessa percentuale che in Italia, ma con un aumento di un solo punto rispetto all’anno scorso.

“I dati che emergono dalle ultime rilevazioni sono positivi e incoraggianti. Il sondaggio indica che la fiducia nel Parlamento europeo e nel nostro lavoro continua a crescere, con i risultati migliori registrati dal periodo pre-crisi”, ha commentato il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, incontrando un gruppo di giornalisti italiani oggi a Bruxelles.

“La maggioranza dei cittadini chiede che l’Ue li protegga e che risponda alle tre grandi sfide in cima alle loro preoccupazioni: la lotta al terrorismo, all’immigrazione clandestina e alla disoccupazione giovanile. Dobbiamo proseguire l’azione intrapresa per riavvicinare l’Europa ai suoi popoli, continuando ad ascoltarli e a fornire loro soluzioni efficaci”, ha affermato Tajani.

“I cittadini chiedono un’Europa più politica e democratica, dove a decidere sono i rappresentanti che hanno eletto, e non i funzionari. La burocrazia è utile, come un’automobile, ma a guidarla ci deve essere la politica; non possiamo permettere che sia la burocrazia a dettare le regole”, ha osservato ancora il presidente dell’Europarlamento.

Questi dati, ha aggiunto Tajani, “mi spingono anche a chiedere che il Parlamento rafforzi il suo ruolo nel dibattito sull’avvenire dell’Unione, e che gli venga attribuita la possibilità di iniziare la legislazione comunitaria, come oggi può fare solo la Commissione europea. E’ importante che sia in grado non solo di legiferare, ma anche di decidere su cosa legiferare”.

Come nel precedente sondaggio Eurobarometro, i cittadini europei continuano a manifestare un sentimento di vulnerabilità e insicurezza, legato essenzialmente a quattro fenomeni percepiti come “minacce”: il terrorismo (58%), la disoccupazione (43%), povertà ed esclusione (43%) e immigrazione (35%). Seguono il cambiamento climatico (23%), il fondamentalismo religioso (23%), il crimine organizzato (22%), i conflitti armati (21%), gli estremismi politici (20%).

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