Austria al voto: Kurz favorito, incognita futura coalizione

Domenica le elezioni per rinnovo camera bassa Parlamento

OTT 13, 2017 -

Roma, 13 ott. (askanews) – Domenica prossima circa 6,4 milioni di austriaci sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Nationalrat, la camera bassa del parlamento austriaco (il Bundesrat, la camera alta, rappresenta le regioni ed è eletto dalle assemblee regionali). Il voto è stato anticipato, dopo la rottura in primavera del patto di coalizione tra la Spoe (i socialdemocratici) e l’Oevp (i popolari conservatori).

Secondo gli ultimi sondaggi, il partito popolare guidato dal giovanissimo Sebastian Kurz, ministro degli Esteri uscente, è nettamente in testa, con il 33% dei voti (+9%). I socialdemocratici del premier uscente Christian Kern, al 23% (-4% rispetto al 2013), lottano per la seconda posizione contro il partito dell’estrema destra Fpoe, guidato da Heinz-Christian Strache, che toccherebbe il 27% (+6,5%); i Verdi crollano dal 12% al 5%.

Se queste percentuali venissero confermate, ai popolari andrebbero 61 seggi, 50 al Fpoe, 43 al Spoe, 9 ai Verdi, 11 al Neos (liberali guidati da Matthias Strolz) e 9 al Pilz (dal nome del fondatore Peter Pilz, verdi scissionisti). Per avere la maggioranza un governo di coalizione avrà bisogno di almeno 92 seggi.

Tutto lascia pensare che l’Austria assisterà a una virata a destra, con il 31enne Kurz al comando, alleato ai nazional-populisti del Partito della Libertà (FPOe), che sono riusciti a imporre un’agenda elettorale centrata sul problema dell’immigrazione e sui timori suscitati dall’islam radicalizzato.

Se questo scenario si concretizzerà, gli eredi di Joerg Haider intendono bloccare i sussidi per gli immigrati, introdurre referendum in stile svizzero per tutta una serie di controverse questioni e portare Vienna nel Gruppo di Visegrad, il club centro-europeo che persegue una sua propria agenda in seno all’Ue, a cominciare dal no all’accoglienza dei migranti

In ogni caso, qualsiasi governo si formerà, toccherà al presidente austriaco Alexander Van der Bellen dare l’assenso e non è chiaro se sia disponibile a contemplare un’alleanza che includa il partito dell’estrema destra.

Van der Bellen, che ha battuto con uno scarto minimo il candidato del partito della Libertà, Norbert Hofer, alle presidenziali dello scorso dicembre, ha dichiarato che qualsiasi governo dovrà garantire che l’Austria resti “al centro dell’Europa”. Un no da parte del capo di stato a una coalizione potrebbe dare il via a una vera e propria crisi istituzionale.