Un ticinese, Ignazio Cassis, a capo della diplomazia svizzera

Eletto due giorni fa nel Consiglio federale, un italofono nel governo dopo 18 anni

SET 22, 2017 -

Berna, 22 set. (askanews) – Eletto due giorni fa Consigliere federale al posto del dimissionario Didier Burkhalter, Ignazio Cassis, ticinese di 56 anni, esponente della destra liberale (Plr, partito liberal-radicale), ha assunto oggi la guida del dicastero degli Esteri svizzero. Così dopo 18 anni di assenza, un “italofono” è entrato a far parte del governo svizzero e avrà le redini della diplomazia elvetica.

“È per me un onore rappresentare la Svizzera, le sue istituzioni, il suo sistema democratico e le sue diverse culture sul piano internazionale”, ha dichiarato Ignazio Cassis, secondo quanto riportato dalla Cancelleria federale. Il ticinese liberale radicale si è poi rallegrato “di ricoprire presto questa carica”.

Il neoeletto ha d’altra parte confermato che stilerà un bilancio sulla sua attività quale membro del governo federale dopo un centinaio di giorni dalla sua entrata in funzione, così come aveva preannunciato mercoledì scorso durante la conferenza stampa subito dopo l’elezione. Fino ad allora si preparerà ai suoi futuri compiti e non rilascerà dichiarazioni in merito.

Come il suo predecessore, Cassis è favorevole alla strada degli accordi bilaterali con l’Unione europea, contrariamente all’Udc, la destra populista, che invece vorrebbe recedere dai vari accordi con Bruxelles, in particolare quello sulla libera circolazione delle persone.

La Svizzera è governata da un esecutivo di 7 ministri eletti dal parlamento espressione dei cinque maggiori partiti. Gli altri sei ministri già in carica hanno scelto ciascuno un dicastero per ordine di anzianità e tutti hanno deciso di mantenere quello che già guidavano. Cassis, ultimo arrivato, ha scelto per ultimo.

Intervistato dall’agenzia stampa svizzera Ats, Cassis si è detto convinto che con un italofono in Consiglio federale il dialogo con la vicina Italia sarebbe facilitato: “All’interno del Consiglio federale c’è una mancanza di sensibilità” per quanto concerne i rapporti con l’Italia, ha detto Cassis, malgrado l’Italia sia il terzo partner commerciale più importante della Svizzera.

Il parlamentare ticinese ha annunciato poche settimane fa di aver rinunciato alla nazionalità italiana, ereditata dal padre: “È una scelta personale che ho fatto quando ho deciso di candidarmi per il Consiglio federale”, aveva detto al microfono della radio romanda RTS.

La Svizzera italiana non era più rappresentata nel governo svizzero dal 1999, quando si era ritirato Flavio Cotti. L’attuale composizione del Consiglio Federale vede due rappresentanti della Svizzera francese (Alain Berset, Guy Parmelin) e quattro dalla Svizzera tedesca (Doris Leuthard, Simonetta Sommaruga, Johann Schneider-Amman, Ueli Maurer).