Disastro Fukushima, tribunale assolve il governo giapponese

Ma condanna l'operatore Tepco a pagare i risarcimenti

SET 22, 2017 -

Roma, 22 set. (askanews) – Un tribunale giapponese ha stabilito oggi che l’operatore proprietario della centrale nucleare Fukushima-1, la Tokyo Electric Power (Tepco), è responsabile del disastro del 2011, non il governo nipponico. Sarà quindi la società a dover pagare i danni.

La Corte distrettuale di Chiba, vicino alla capitale, ha affermato che il governo “avrebbe potuto prevedere” l’incidente causato dal devastante tsunami del 2011, ma “non avrebbe potuto evitarlo”.

Innescato da un terremoto di magnitudo 9.0, un maremoto investì la costa del Giappone nordorientale. La centrale di Fukushima, la più vecchia ancora operativa all’epoca nell’Arcipelago, fu invasa dalle acque che mandarono in panne il sistema di raffreddamento dei reattori provocando la fusione del nucleo di alcuni di essi.

Le radiazioni si diffusero in un’ampia area, rendendola inabitabile. Quello di Fukushima è considerato il peggiore incidente nucleare della storia, dopo quello di Cernobyl.

Il giudice Masaru Sakamoto ha respinto le richieste di 42 persone, che chiedevano il risarcimento al governo. Ha invece ordinato alla Tepco di pagare loro 376 milioni di yen (3,3 milioni di dollari), molto meno di quanto richiesto.

Circa 12mila persone che sono state costrette a lasciare le loro case per l’incidente hanbno presentato denunce contro la Tepco con richieste di risarcimento. Alcuni hanno denunciato anche il governo per il mancato controllo dei livelli di sicurezza rispetto al rischio di tsunami.