Kenya, Corte suprema contro Commissione elettorale su voto annullato

Dubbi sulla tenuta di nuove elezioni il 17 ottobre

SET 20, 2017 -

Nairobi, 20 set. (askanews) – La Corte suprema del Kenya ha giustificato oggi la propria decisione di annullare le elezioni presidenziali dell’8 agosto scorso accusando la Commissione elettorale di aver annunciato l’esito del voto sulla base di documenti a volte “dubbi” e di non aver garantito l’accesso ai propri server.

I giudici, che il 1 settembre scorso hanno annullato la rielezione del presidente in carica Uhuru Kenyatta, hanno di fatto rafforzato i dubbi sulla capacità della Commissione elettorale di organizzare in tempi rapidi le nuove elezioni, previste per il prossimo 17 ottobre.

– La vicepresidente della Corte, Philomena Mwilu, ha riferito di “rivelazioni inquietanti, se non allarmanti” sulla gestione del voto da parte della Commissione; quindi ha contestato la decisione della Commissione di ignorare l’ordine della Corte suprema di garantire l’accesso ai propri server dopo l’accusa di hackeraggio mossa dall’opposizione. “Il nostro ordine offriva un’opportunità d’oro alla Commissione per presentare alla Corte le prove per screditare le dichiarazioni” del leader dell’opposizione Raila Odinga, ha detto la giudice. “Se la Commissione non aveva nulla da nascondere, avrebbe volentieri garantito l’accesso ai propri server e lo storico delle sue operazioni”.

La Corte non ha quindi altra scelta che concludere che “il sistema informatico è stato infiltrato e compromesso e che i dati trovati sono stati modificati o che i funzionari stessi della Commissione hanno modificato questi dati, o che la Commissione ha pasticciato con il sistema di trasmissione (dei risultati) e non è stata in grado di verificare i dati”.

La Corte ha quindi criticato il presidente della Commissione, Wafula Chebukati, per aver proclamato la vittoria di Kenyatta, con il 54,27% dei voti, sulla base di verbali dei collegi elettorali “la cui autenticità era per certi versi discutibile”.

A fronte di tali conclusioni appare dubbia la tenuta di nuove elezioni il 17 ottobre. L’opposizione ha già fatto sapere che boicotterà il voto se non saranno accolte le richieste che ha presentato alla Commissione elettorale, tra cui quella di dimissioni di alcuni dei suoi membri, mentre il presidente Uhuru Kenyatta ha escluso qualsiasi riorganizzazione dell’istituzione. Da parte sua, l’azienda francese OT Morpho, incaricata di fornire il sistema elettronico per la trasmissione dei risultati e il riconoscimento biometrico degli elettori, ha detto lunedì scorso che non non sarà in grado di garantire il servizio entro il 17 ottobre. La Costituzione richiede che un nuovo voto si tenga entro 60 giorni dalla decisione della Corte Suprema, quindi entro il 31 ottobre.

(fonte Afp)