##Bruxelles avverte Varsavia: legge sui giudici viola diritto Ue

"Compromette indipendenza e inamovibilità dei magistrati"

SET 12, 2017 -

Bruxelles, 12 set. (askanews) – La Commissione europea ha deciso, durante la sua riunione settimanale oggi a Strasburgo, l’invio alla Polonia di un “parere motivato”, secondo stadio della procedura comunitaria d’infrazione per quanto riguarda la nuova legge polacca sull’organizzazione dei tribunali ordinari, entrata in vigore il 28 luglio scorso. I punti della legge contestati da Bruxelles sono tre: la discrezionalità conferita al ministro della Giustizia di Varsavia di prolungare il mandato dei magistrati giunti all’età della pensione, il suo potere di destituire o nominare i presidenti dei tribunali, e, infine, la diversa età pensionabile dei magistrati stabilita a seconda del sesso (65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne).

Nei primi due casi, secondo una nota della Commissione, la nuova legge “compromette l’indipendenza degli organi giurisdizionali polacchi” ed è perciò “incompatibile” con il diritto comunitario. In particolare, è in contrasto con l’articolo 19, paragrafo 1, del Trattato sull’Unione europea (tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati dal diritto dell’Unione, ndr), in combinato disposto con l’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue” riguardante il diritto dei cittadini di essere giudicati da “un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge”. (Segue)