Serbia riapre ambasciata in Macedonia dopo disputa su intelligence

Belgrado aveva richiamato il personale

AGO 25, 2017 -

Belgrado, 25 ago. (askanews) – La Serbia ha messo fine alla diatriba con la Macedonia rimandando il personale nella sua ambasciata a Skopje, quattro giorni dopo averlo richiamato a causa di “attività di intelligence molto offensive”. E’ quanto si è appreso da fonti ufficiali.

“Il personale sta tornando e l’ambasciata ha ripreso il lavoro”, ha dichiarato una portavoce del ministero degli Affari esteri serbo. L’ambasciatore serbo non tornerà comunque a Skopje prima di settembre. La Serbia domenica aveva improvvisamente e senza spiegazioni richiamato i diplomatici e tutto il personale della sua ambasciata nel Paese vicino.

Il giorno successivo, il presidente serbo Aleksandar Vucic aveva riferito dell’esistenza di “prove a sufficienza su attività di intelligence molto offensive contro alcuni organi e istituzioni della Serbia”. Secondo alcuni organi di informazione, questa decisione di Belgrado sarebbe legata alla presunta decisione della Macedonia di sostenere la possibile candidatura di adesione del Kosovo all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco), alla quale la Serbia si oppone. Ex provincia serba, il Kosovo ha proclamato nel 2008 la sua indipendenza, riconosciuta da oltre 110 Paesi tra cui gli Stati Uniti e la maggior parte dei Paesi dell’Ue.

(fonte AFP)